L'evento
Il professor Stefano Campana
Siena ospiterà fino a venerdì il “Digital Heritage International Congress & Expo”, la principale manifestazione a livello globale dedicata alle tecnologie applicate alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. L’evento, giunto alla sua quarta edizione dopo Marsiglia, Granada e San Francisco, si svolge negli spazi del palazzo San Niccolò dell’Università di Siena.
La professoressa Sofia Pescarin
Parallelamente si tiene il “Digital Heritage 2025 Expo”, una mostra di 500 metri quadrati con oltre venti installazioni interattive che illustrano le innovazioni digitali capaci di trasformare il modo di conoscere e raccontare i beni culturali.
Per il professor Stefano Campana, coordinatore del congresso, si tratta di un’occasione straordinaria per Siena, l’università e i cittadini: “Le nuove tecnologie comunicano i beni culturali e l’archeologia in modo innovativo. Non è solo un convegno specialistico, ma tramite l’Expo mostriamo come il digitale possa rendere i beni più interattivi e coinvolgenti. Abbiamo più di 500 partecipanti da 44 Paesi e un’area espositiva aperta a chiunque voglia scoprire come la tecnologia digitale restituisca oggetti trafugati nella loro collocazione originale”.
La professoressa Sofia Pescarin, tra le organizzatrici principali, sottolinea il valore pubblico della mostra: “Offriamo gratuitamente 21 progetti internazionali, tra cui ‘Echoes of Colours’ dedicata ai pigmenti del Tempio di Iside a Pompei, dove i visitatori assistono alla ricerca sui colori; e ‘The Gift of Isis’, un gioco multisensoriale per ricostruirli insieme. È un’opportunità unica per i cittadini di Siena di vedere progetti difficilmente accessibili altrove”. Oltre all’esposizione, il congresso prevede momenti di confronto scientifico con keynote internazionali, workshop, panel e presentazioni di rilievi pubblicazioni scientifiche.
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