Lacrime e ricordi per celebrare Lallo

Lacrime e ricordi nell’oratorio del Nicchio. Oggi pomeriggio, tra le panche piene di contradaioli e tutta la dirigenza dei Pispini stretti intorno ai familiari, e la tanta gente che aspettava fuori, Siena ha dato l’ultimo saluto a “Lallo” Giancarlo Cambi, detto Bardassolo II. C’erano anche i vecchi fantini Spillo e il Bufera, l’ex barbaresco e capitano dell’Aquila Ameraldo Bianciardi e Renato Romei, il priore della Torre Massimo Bianchi, l’ex onorando della Selva Stefano Marini, alcune persone del Valdimontone. Si sono raccontati storie, ricordi e aneddoti del mitico Lallo.

Sempre con il sorriso di chi ha condiviso tutto, dalle Carriere alle estrazioni, dalle previsite alle corse in provincia fino alle giornate nel rione con i giovani: “C’era sempre, c’era anche pochi giorni fa. E’ stato un punto di riferimento per tutti”.

Giancarlo Cambi era nato nel 1932, ha vissuto i Pispini e il Palio lungo una vita intera. Da barbaresco, nel periodo 1956-1992, ha vinto sette volte. Un uomo di stalla, di mani forti, di sorrisi larghi. Al termine del rito funebre, un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro coperto dalla bandiera del Nicchio. È stato portato a spalla, in silenzio, fino alla Costarella per il saluto alla Piazza. Dietro, il popolo dei Pispini, i familiari e un cavallo con la spennacchiera della contrada, i cui passi hanno rotto il silenzio carico di emozione. La vita di Lallo era tutta lì. Poi il cammino verso il cimitero della Misericordia dove riposerà in eterno. La memoria resta, tra i vicoli del rione, tra le mura antiche e le voci che raccontano, ancora oggi, di Lallo Bardassolo II.