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Il caso

I precari della giustizia in protesta al tribunale. Cgil: “A Siena il 40% dei posti rischia di rimanere scoperto”

Il prossimo 30 giugno scadrà il contratto a 23 persone

Aldo Tani

17 Settembre 2025, 13:17

Precari giustizia

I precari della giustizia davanti al Tribunale di Siena

“Il rischio è che il 40% dei posti di lavoro resti scoperto”. Luca Franci mette la mani avanti, mentre di fronte al tribunale di Siena è in corso la manifestazione indetta dai precari della struttura di viale Franci. Si tratta di 23 persone, sulle 61 in servizio, che sono state assunte a tempo determinato nell’ambito dei progetti del Pnrr a partire dal febbraio 2022. “Poi c'è stata una seconda mandata di tecnici d’amministrazione e operatori di data entry nel novembre dello stesso anno - precisa il sindacalista della Fp Cgil -. Quindi c'è stato uno scorrimento e un nuovo concorso un anno. Sono già anni che lavoriamo qua dentro e svolgiamo delle funzioni non sostituibili anche a livello di ordini di servizio”.

A breve verrà fatto un concorso nazionale, che offrirà nuove opportunità. Però potrebbero configurarsi lontano da Siena. “Anche se qui con uno stipendio normale si sopravvive - prosegue Franci -, la nostra vita è in questa. Per noi sarebbe molto difficile riorganizzarla da altre parti, qualora con la stabilizzazione si creasse una graduatoria nazionale. Dopo quattro anni essere sradicati risulta complicato”.

I contratti sono in essere fino al prossimo 30 giugno, ma il sindacato è pronto a mobilitarsi se ben prima di quella data non arriveranno risposte dal ministero competente. Una presenza considerata fondamentale dagli stessi magistrati, come dimostra la testimonianza di Ilaria Cornetti in rappresentanza dell’Anm.

“Sono dei professionisti competenti, preparati, felici di lavorare presso un tribunale e desiderosi di rimanere in questo ufficio e quindi si aspettano quella che anche per noi magistrati e per il personale amministrativo è una prospettiva importante, cioè la stabilizzazione - spiega il giudice -. La giustizia per funzionare ha bisogno di personale stabile, competente, preparato e versatile nello strumento informatico, come queste persone sono”.

Concetto che Cornetti ha ribadito qualche passaggio dopo: “Questo personale ci sta aiutando e ci ha aiutato finora a raggiungere alcuni degli obiettivi posti dal Pnrr, cioè riduzione dell'arretrato e riduzione dei tempi di trattazione dei procedimenti civili e penali. Perdere queste risorse ormai, come dicevo prima, formate competenti al 30 giugno significa fare improvvisamente un balzo all'indietro di diversi anni e compromettere i risultati raggiunti in questo in questo periodo di tempo”.

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