Commercio
Andrea Leonardi di Zeta Shoes
Un altro negozio del centro cittadino, situato in quella che per molti anni è stata chiamata la “via del commercio”, chiude i battenti. Si tratta di Zeta Shoes, attività di calzature in via Montanini: sabato sarà l’ultimo giorno di apertura. Il suo proprietario Andrea Leonardi, senese di 47 anni, ha ponderato bene questa scelta, ha pensato e ripensato per due anni cosa fosse giusto fare e alla fine è arrivato a questa decisione. Aveva aperto la sua attività nel 2009: da allora sono passati 16 anni, e in questo lasso di tempo Zeta Shoes era divenuto un punto di riferimento per molti senesi. Il carattere di Leonardi aveva certamente aiutato in tal senso: sempre sorridente e molto estroverso, il commerciante è riuscito in questi anni a conquistare una buona fetta di clientela.
Eppure adesso ha deciso di chiudere. Le motivazioni sono le solite che si continuano a sentire e a registrare in casi di questo tipo. Purtroppo si tratta dell’ennesimo negozio senese che chiude in centro storico. Il fenomeno è noto e va avanti da molto tempo. Troppe sono le spese da sostenere per i commercianti, tra affitti e bollette che negli anni sono costantemente cresciute. Il commercio online e il mutamento delle abitudini di molti cittadini hanno dato una mazzata dal periodo del Covid in avanti. Sarebbe ingenuo non ammettere quanto sia cambiata la modalità degli acquisti: è molto più semplice controllare online, comprare con un telefonino e farselo spedire a casa, e spesso si finisce per spendere meno.
C’è inoltre una questione legata al centro storico senese: meno persone vi abitano e meno vi girano rispetto anche solamente a 10-15 anni fa. Tra i risultati che si generano ci sono anche questi.
“Nell’ultimo periodo ho pianto a casa tutte le sere, ma in realtà da due anni penso costantemente al da farsi - afferma Andrea Leonardi. - La decisione che ho preso ormai è ponderata. Non potevo fare altrimenti. Ho 47 anni, ho una moglie e un figlio: sono ancora in tempo a cambiare, ed è il momento giusto per farlo, dato che non posso più andare avanti così”.
Ancora Andrea Leonardi: “Il commercio è cambiato, il mondo è cambiato, la città è cambiata. I costi sono divenuti altissimi, e la città non viene più vissuta come accadeva un tempo. Ci sono meno persone che vi lavorano e meno che vi vivono. I parcheggi costano caro, non si incentivano le persone a venire a fare una passeggiata in centro. Tantissimi senesi non vengono più in città, o ci capitano molto di rado. Vanno riportate persone nel centro storico: mi riferisco sia ai residenti che ai lavoratori e pure ai turisti. Servirebbe innanzitutto una programmazione assai anticipata degli eventi e delle iniziative, in modo da richiamare un maggior numero di visitatori. Ma questo non è l’unico problema. In più c’è la questione delle vendite online, che hanno modificato enormemente l’universo commerciale”.
La tristezza di Andrea Leonardi è visibile e palpabile: “Dopo il Covid la batosta è stata fortissima. Non si riesce più a rientrare delle spese, e in più servirebbero sempre nuovi investimenti per la merce. Per quanto mi riguarda la situazione è divenuta insostenibile. Ma non si tratta solo di un problema mio e personale; si pensi a quanti negozi hanno già chiuso e a quanti fondi sfitti”.
Restano tanti ricordi legati a un’attività per la quale Andrea Leonardi ha dato tutto sé stesso per sedici anni. E ora c’è un futuro tutto da scrivere: “Mi devo organizzare, seguirò quelle che sono le mie passioni per scrivere il mio futuro - dice. - Ho dato tutto per questa attività. Ricordo i sabati, alcuni anni fa, in cui il negozio era pieno di clienti. Ho vissuto tanti bei momenti. E ho creato uno splendido rapporto con molte persone: tante sono venute a salutarmi con tristezza quando hanno saputo che ho deciso di chiudere l’attività. Quando ho aperto nel 2009 alcuni amici mi chiesero perché lo facevo, mi dissero che era un rischio perché eravamo in un momento di crisi economica. Io ho vissuto sedici anni splendidi, ma adesso non posso andare oltre. Devo buttarmi alle spalle sedici anni di vita e un’attività che è stata al centro dei miei pensieri. È molto triste, ma la verità è questa”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy