Venerdì 26 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

L'iter

Svolta sul futuro del PalaSclavo: via libera alla variante urbanistica per la zona sportiva più strategica di Siena

Il Consiglio comunale deciderà il 30 settembre: nuove regole per studentato, parcheggi e il destino del palazzetto

Andrea Bianchi Sugarelli

26 Settembre 2025, 06:07

Palasport Siena

PalaEstra

Sbloccare una vicenda che si era arenata da anni e dare finalmente una prospettiva concreta a un’area chiave per la città, sia dal punto di vista sportivo che urbanistico. È l’obiettivo della variante semplificata al Piano operativo per il comparto di viale Sclavo, che riguarda il futuro del PalaSclavo (per renderlo fruibile anche ai grandi eventi sfruttando la massima capienza e che senza un intervento serio non si può) e delle aree limitrofe.

Il progetto è stato illustrato ieri mattina in Commissione Assetto e Territorio dal vicesindaco Michele Capitani. Il Consiglio comunale sarà chiamato ad adottare la delibera il prossimo 30 settembre. Si tratta di un passaggio fondamentale che potrebbe segnare l’inizio di una fase nuova, attesa da tempo, per la trasformazione di una delle zone più importanti della Siena contemporanea.

Un progetto complesso

"La situazione dello studentato è complessa, dal momento che sono necessari molti requisiti. Dopo due anni e mezzo, se il Comune non interviene, è probabile che il progetto fallisca. Ricordiamoci che sono previsti 550 posti letto: 250 in viale Sardegna e 300 in viale Sclavo", ha spiegato Capitani ai commissari. La variante al Piano operativo, ora all’attenzione del Consiglio, nasce proprio dalla necessità di sbloccare una situazione di stallo dovuta a una serie di condizioni tecniche, amministrative e patrimoniali che hanno impedito l’attuazione del piano originario. In particolare, il nodo principale era rappresentato dall’obbligo di adeguare sismicamente il Palasport esistente prima di poter avviare tutti gli altri interventi nell’area. La variante suddivide la grande area in tre comparti distinti: zona impianti sportivi (PalaSclavo, Dodecaedro e tensostruttura), parcheggio pubblico e aree direzionali/studentato. Così facendo, permette di attivare i diversi progetti in modo indipendente, senza dover attendere la soluzione delle criticità legate al palazzetto principale.

Studentato e servizi: nuova vita

Il progetto di riqualificazione abbraccia un’area di oltre 77.000 metri quadrati e prevede la realizzazione di un nuovo studentato da 8.000 metri quadrati con 300 posti letto, e fino a 1.000 metri quadrati destinati a spazi direzionali e di servizio: "Lo studentato dovrà disporre di un proprio parcheggio. La realizzazione della palestra non sarà obbligatoria, essendo già in una zona sportiva. L’idea però è collegata: se il palazzetto non dovesse ottenere l’agibilità per il pubblico spettacolo, potremmo sfruttare al massimo la superficie della palestra", ha spiegato Capitani, evidenziando la flessibilità della nuova impostazione. Per quanto riguarda la mobilità, la variante prevede la possibilità di introdurre anche aree per la sosta dei camper - seppure non attrezzate - e di attivare un servizio in collaborazione con Sigerico, sul modello delle esperienze già avviate in città come il Fagiolone. "Attualmente ci sono le migliori condizioni per dare vita al progetto dal punto di vista urbanistico", ha aggiunto il vicesindaco.

Il futuro del Palasport: tutte le opzioni

Sulla questione palazzetto, la variante urbanistica introduce tutte le opzioni possibili in fase di pianificazione: l’ipotesi prioritaria resta l’adeguamento e la riqualificazione dell’attuale struttura, accompagnata dalla costruzione di una nuova palestra da 1.500-2.000 mq. Sul tavolo anche la possibilità di demolire e ricostruire il palazzetto, sempre con la nuova palestra, oppure realizzare un nuovo impianto sportivo da 5.000 mq lasciando il vecchio solo per allenamenti o non agonistica, o prevedendone la demolizione. Tutte soluzioni che, fino ad oggi, non erano consentite né attivabili. Il piano originario subordinava qualsiasi intervento all’adeguamento strutturale e sismico del palazzetto; una condizione che, visti i costi e le incognite tecniche, rischiava di bloccare tutto. La variante elimina questo vincolo e inserisce per la prima volta la possibilità di scegliere tra tutte queste ipotesi, anche in un’area diversa ma sempre compresa nel comparto. "La zona sportiva rimane soggetta al piano attuativo, mentre gli altri due interventi (parcheggio e studentato) sono interventi diretti", ha chiarito Capitani. Una scelta che apre a diverse possibilità, compresa quella estrema di lasciare il palasport attuale solo per attività non agonistiche, qualora i costi per la messa a norma risultassero insostenibili per l’amministrazione.

"La mia speranza è che l’adeguamento del palazzetto non comporti spese eccessive, ma sia sostenibile. Tuttavia, se i costi dovessero essere troppo elevati, si potrebbe anche valutare la demolizione, oppure lasciarlo così com’è, escludendolo però dalle attività agonistiche. Ci sono quindi diverse riflessioni da fare su quest’area. Non è da escludere la possibilità della realizzazione di un terzo palazzetto", ha spiegato il vicesindaco. L’ipotesi di una nuova struttura, magari più moderna e sostenibile, è dunque un’opzione che la città potrà valutare, con una stima dei costi ancora da definire.

Tutela del paesaggio e prescrizioni ambientali

Il progetto si inserisce in una zona sottoposta a speciali vincoli paesaggistici. Tutta la variante è stata dunque sottoposta a una puntuale verifica di conformità al Piano di indirizzo territoriale regionale con valenza di Piano paesaggistico oltre che a una procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica. Gli enti chiamati a esprimere parere – tra cui Regione Toscana, Soprintendenza, Arpat, Genio civile, Consorzio di bonifica, Acquedotto del Fiora, Snam, Ferrovie dello Stato – hanno chiesto una serie di approfondimenti e integrazioni, ma la variante è stata esclusa dalla necessità di una Vas completa, a condizione che siano rispettate le prescrizioni e le raccomandazioni contenute nei pareri. Tra le prescrizioni più rilevanti: la necessità di mantenere i valori paesaggistici e percettivi dell’area, di garantire ampie superfici permeabili e di non interferire con le visuali panoramiche verso la città storica. Massima attenzione è richiesta anche nella gestione delle acque reflue, nell’utilizzo di materiali eco-sostenibili, nella mitigazione dell’impatto acustico delle attività sportive e nella creazione di nuovi spazi verdi in grado di assorbire inquinanti e migliorare la qualità dell’aria.

Iter e tempi: trasparenza e partecipazione

La delibera che il Consiglio comunale sarà chiamato ad adottare il 30 settembre recepisce tutte le indicazioni della normativa urbanistica regionale e delle direttive ambientali. Il percorso seguito dal Comune è quello della massima trasparenza e partecipazione, come evidenziato anche dal Garante dell’informazione e partecipazione, che ha coordinato incontri pubblici e la messa online di tutti gli atti e delle relazioni tecniche sul sito istituzionale. La variante, in sintesi, prevede: la possibilità di intervenire separatamente sulle tre aree (sportiva, parcheggio, direzionale/studentato), l’ampliamento e la riqualificazione delle aree di sosta, la realizzazione di nuovi servizi e spazi verdi, e la flessibilità nell’affrontare il nodo tecnico ed economico del palasport. I prossimi passi saranno l’adozione da parte del Consiglio, la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, la raccolta delle osservazioni dei cittadini (che avranno trenta giorni di tempo per presentare eventuali rilievi), e infine l’approvazione definitiva: "Ci auguriamo che la riqualificazione del palazzetto migliori l’antisismica, l’impianto termico, quello acustico e altri aspetti, mantenendo i costi contenuti. Tuttavia, dobbiamo prevedere tutte le possibili situazioni", ha concluso Capitani, lasciando aperta la strada a soluzioni innovative ma sempre nel rispetto della sostenibilità economica e della tutela del paesaggio.

Un passaggio decisivo per Siena

La discussione di ieri in Commissione segna un passaggio decisivo per la città. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicoletta Fabio non vuole lasciare niente al caso e progetta il futuro. Superare la paralisi e restituire all’area del PalaSclavo una funzione centrale per la vita sportiva, universitaria e sociale di Siena è una sfida complessa, ma oggi appaiono finalmente chiare le condizioni e le regole per farlo. Tocca adesso al Consiglio comunale la responsabilità della scelta.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie