L'iniziativa
L'esercitazione ad Ampugnano
Un incidente tra due minibus, decine di feriti, soccorsi che scattano in pochi minuti: lo scenario visto ieri all’interno dell’aeroporto di Siena ad Ampugnano non era reale, ma la simulazione è stata quanto di più vicino possibile a una vera emergenza.
Oltre 200 operatori, tra personale sanitario, volontari, studenti universitari e addetti alla logistica, hanno partecipato a una maxi-esercitazione organizzata dalla Centrale Operativa 118 Siena-Grosseto dell’Asl Toscana sud est, in collaborazione con tutte le principali associazioni di volontariato e con il supporto del mondo accademico.
L’obiettivo non era solo addestrare i soccorritori a intervenire rapidamente in caso di eventi gravi e imprevisti, ma anche valutare l’efficacia della collaborazione tra le diverse componenti del sistema di emergenza e affinare la capacità di lavorare in squadra.
Un test sulla capacità di risposta
L’esercitazione ha simulato una situazione di maxiemergenza: lo scontro tra due navette ha provocato tra i 50 e i 70 feriti, costringendo tutte le forze coinvolte a mettere in pratica procedure consolidate per la gestione di incidenti maggiori. I mezzi di soccorso sono stati chiamati a operare mantenendo tempi reali di attivazione e trasporto, mentre una delle vittime più gravi è stata affidata all’elisoccorso Pegaso 2 per il trasferimento in ospedale. Hanno preso parte all’esercitazione medici, infermieri e operatori tecnici della Centrale 118 Siena-Grosseto, insieme ai volontari di Anpas, Croce Rossa Italiana, Misericordie e dell’Associazione CB Il Palio, impegnata nelle comunicazioni radio. Presenti anche psicologi della Asl e personale dell’Associazione La Racchetta, che ha curato la logistica. L’iniziativa, oltre a coinvolgere il personale sanitario, ha visto la partecipazione di specializzandi delle Scuole di anestesia e rianimazione e di Medicina d’emergenza e urgenza dell’università di Siena, studenti di Infermieristica e infermieri iscritti al Master in emergenza/urgenza, a conferma di una collaborazione ormai radicata tra sistema sanitario, volontariato e mondo universitario.
Il valore della formazione condivisa
L’evento di Ampugnano si inserisce in un percorso di formazione continua e congiunta tra la Centrale operativa 118 Siena-Grosseto, diretta da Stefano Dami, e l’Unità operativa complessa elisoccorso, diretta da Stefano Barbadori, entrambe afferenti al Dipartimento di emergenza urgenza dell’Asl Toscana sud est guidato da Mauro Breggia. Il professor Sabino Scolletta, ordinario presso il Dipartimento di scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze dell’università di Siena e direttore della Scuola di specializzazione in anestesia e rianimazione, era presente in rappresentanza dell’Ateneo: “A questo evento – ha detto - partecipano anche alcuni nostri specializzandi della Scuola di anestesia e rianimazione, ma anche della Scuola di medicina d’emergenza e urgenza. Si tratta di un evento molto importante per il nostro territorio, non soltanto dal punto di vista delle emergenze attuali, ma anche per la possibilità che, un giorno, si verifichi un evento imprevedibile e grave. Per questo è fondamentale che gli operatori sanitari siano formati e pronti ad agire con tempestività. Tutti gli aspetti formativi, da quelli tecnici a quelli organizzativi, sono estremamente importanti. In particolare, questa esperienza è preziosa per i giovani, per i nostri operatori sanitari, infermieri, volontari e, in questo caso, per i miei specializzandi delle scuole di specializzazione. Questo tipo di iniziative – ha ribadito il direttore - consente di integrare diverse professionalità, di condividere esperienze e di vivere un’esperienza formativa completa, che non riguarda solo la pratica sul campo, ma anche competenze di tipo tecnico e soprattutto la capacità di lavorare in squadra, comunicare efficacemente e gestire lo stress che può derivare da situazioni gravi e impreviste. Ringrazio gli organizzatori per aver permesso ai nostri specializzandi delle due scuole di partecipare e ringrazio per l’opportunità di essere presente. Grazie anche a voi per avermi dato modo di comunicare questo messaggio a tutta la popolazione”.
Scenari realistici
La simulazione si è svolta secondo la metodologia della simulazione realistica, considerata ormai uno standard a livello nazionale e internazionale. Questo tipo di addestramento permette di testare non solo la prontezza dei soccorritori, ma anche la reale efficacia delle procedure condivise tra le varie componenti operative. Durante la mattinata, sono stati ricreati scenari di politrauma, fratture multiple, emorragie, emergenze psicologiche, fino a un parto imprevisto nel mezzo della simulazione. Ogni aspetto è stato seguito da valutatori esperti che hanno osservato il lavoro delle squadre e hanno poi guidato il debriefing previsto nel pomeriggio, con lo scopo di analizzare ciò che ha funzionato e cosa può essere migliorato. Stefano Dami, direttore della Centrale operativa 118 area senese e grossetana, ha spiegato: “Abbiamo simulato uno scontro tra due pulmini all’interno di questo scenario. Si tratta di situazioni particolarmente delicate e complesse, durante le esercitazioni emergono spesso problematiche molto specifiche, che sono anche imprevedibili. La cosa importante – ha ribadito - è che nessuno degli operatori coinvolti nell’esercitazione sa in anticipo cosa troverà. L’organizzazione e la gestione dei figuranti sono infatti totalmente separate dalla gestione logistica dell’evento. Questo permette di testare la capacità di risposta reale degli operatori, proprio come avverrebbe in una situazione d’emergenza. Ringrazio tutti i partecipanti e le squadre del 118 per il loro impegno, e auguro buon lavoro a tutti”.
Integrazione e lavoro di squadra
La giornata di Ampugnano ha confermato l’importanza di una formazione partecipata e trasversale. Stefano Barbadori, direttore dell’Elisoccorso ed emergenza territoriale 118 area grossetana, ha sottolineato: “Questa è una giornata estremamente importante perché mette in evidenza la collaborazione ormai consolidata tra diversi operatori: elisoccorso, centrale operativa di Siena, centrale operativa di Grosseto e tutte le altre realtà coinvolte. Anche se proveniamo da ambiti diversi, lavoriamo in stretta sinergia soprattutto dal punto di vista formativo e dobbiamo imparare a lavorare insieme. Il nostro impegno, soprattutto nell’emergenza – ha evidenziato ancora - è un lavoro di squadra. Se non si collabora, non si riesce a gestire efficacemente le emergenze, sia dal punto di vista operativo che decisionale, soprattutto quando si tratta di affrontare situazioni particolari o complesse. Lavorare insieme è fondamentale anche per quanto riguarda l’elisoccorso, che rappresenta una risorsa molto importante. Chi opera nell’elisoccorso, infatti, deve essere sempre pronto e preparato ad intervenire rapidamente. In queste situazioni dobbiamo essere in grado di parlare tutti la stessa lingua, di coordinarci perfettamente e di collaborare con competenza, indipendentemente dal ruolo specifico di ciascuno. Questa giornata serve proprio a questo: a imparare a lavorare insieme, a confrontarci e a rafforzare la nostra collaborazione”.
Il ruolo centrale dell’infermiere e del volontariato
All’esercitazione hanno preso parte anche rappresentanti delle istituzioni politiche e dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Siena. Il tesoriere Rodrigo Lopez e la consigliera Sara Vanni hanno ricordato quanto sia “indispensabile la figura dell’infermiere in situazioni di maxi emergenza. Il coordinamento dei diversi gruppi di intervento, la stabilizzazione dei pazienti insieme ai medici del 118 e, soprattutto, il prendersi cura dei nostri concittadini indipendentemente dal grado di gravità, fanno emergere – nelle simulazioni come in questo caso – il lavoro quotidiano dei nostri colleghi del servizio di emergenza”. I volontari delle associazioni hanno avuto un ruolo centrale, sia nella gestione logistica sia nell’operatività sul campo, confermando ancora una volta la forza del sistema misto pubblico-privato che caratterizza il territorio senese e grossetano. La presenza di tanti giovani, sia tra i professionisti che tra i volontari, è stata un ulteriore elemento di valore, a conferma di un ricambio generazionale che si sta consolidando grazie alla collaborazione tra Università, Asl e associazionismo.
Prepararsi per l’imprevisto
La simulazione è stata preceduta da una giornata di formazione, con lezioni teoriche e una esercitazione pratica sul montaggio del Posto medico avanzato, e da un incontro divulgativo rivolto alla cittadinanza. Lo scopo: sensibilizzare la popolazione sull’importanza di una risposta tempestiva e coordinata in caso di emergenze collettive. Sulla scena, a osservare l’operatività del sistema, era presente anche Giovanni Sbrana, referente aziendale Asl Toscana Sud Est per le MaxiEmergenze, chiamato a gestire la regia in caso di eventi reali di questa portata. La logistica generale è stata affidata all’Associazione La Racchetta, che ha garantito il funzionamento di tutte le infrastrutture necessarie. Scenari come quello simulato ad Ampugnano sono rari, ma non impossibili. La capacità di rispondere con efficacia a incidenti con decine di feriti, di assicurare la stabilizzazione dei pazienti più gravi, di gestire l’eventuale necessità di evacuazione rapida tramite elicottero, sono competenze che possono fare la differenza tra la vita e la morte. Per questo il sistema di emergenza territoriale 118 e il volontariato dedicano tempo ed energie a queste esercitazioni, che permettono di individuare punti di forza e possibili criticità.
La visione di Siena
“E’ stata sicuramente una giornata importante non solo per la città di Siena, ma per tutto il territorio”, sottolinea Giuseppe Giordano, assessore alla Sanità del Comune di Siena. “Un’esercitazione di maxi-emergenza come questa prevede la simulazione di una situazione critica che, naturalmente, speriamo non si verifichi mai, ma questi momenti servono proprio a dimostrare come soggetti diversi riescano a lavorare insieme: il settore pubblico, il centro di coordinamento, l’emergenza sanitaria e la protezione civile. È fondamentale essere sempre pronti a gestire le situazioni più difficili. So che alla base di tutto – dice ancora - c’è una preparazione preliminare molto importante, ma questa trova pieno valore grazie alla professionalità delle persone coinvolte. Ho avuto occasione di dirlo più volte: abbiamo la fortuna di avere sul nostro territorio vari soggetti che lavorano in modo affiatato, con spirito di servizio e grande entusiasmo, andando spesso oltre il normale orario di lavoro. Questo rappresenta un modello virtuoso, preso ad esempio anche in altre città e territori. Vorrei sottolineare che l’esperienza e la gestione delle emergenze da parte del nostro centro di coordinamento sono un esempio positivo seguito anche altrove. Ad esempio, il piano di sicurezza del Comune di Catania è stato aggiornato tenendo conto di alcune delle nostre esperienze e strategie, condivise durante il 2023 anche con realtà esterne alla nostra città. Il nostro centro di coordinamento rappresenta un punto di forza che deve essere tutelato, e occorre continuare a mettere in sinergia tutte le realtà pubbliche e private che collaborano con esso” ha concluso l’assessore Giordano
La visione di Sovicille
“La giornata è stata molto importante perché ha permesso di testare l’organizzazione e la preparazione di tutti i soggetti coinvolti nella protezione civile e nell’emergenza” ha evidenziato il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti. “Questa esercitazione – ha proseguito - serve a valutare il lavoro di operatori e volontari, mettendo in evidenza la professionalità delle nostre associazioni di volontariato, che sono una grande risorsa per il territorio. È anche un’occasione per rafforzare la collaborazione tra associazioni e istituzioni, elemento fondamentale per rispondere in modo efficace e coordinato alle emergenze. Il territorio può contare su professionisti preparati e su un volontariato attento ed entusiasta. L’attitudine a lavorare insieme in modo sinergico aggiunge valore e permette di gestire meglio le forze in campo. Ringrazio il 118, le associazioni e tutti i volontari per l’impegno e la dedizione dimostrati nell’organizzazione e nella gestione della simulazione e per il servizio che ogni giorno offrono alla comunità. Questa giornata è stata anche l’occasione per mostrare quanto la scelta di Sovicille come sede dell’esercitazione sia stata apprezzata. Simulazioni come questa rafforzano la coesione tra le associazioni e favoriscono interventi sempre più efficaci, offrendo al territorio sicurezza, solidarietà e vicinanza” ha concluso il primo cittadino di Sovicille.
Una comunità pronta a rispondere
La giornata di Ampugnano ha messo in luce il valore di un sistema ben organizzato, capace di coinvolgere professionalità diverse e di integrarle in una risposta unica e coordinata. Il coinvolgimento del mondo universitario, la presenza di studenti e specializzandi, la partecipazione attiva delle associazioni di volontariato e il supporto delle istituzioni politiche sono la dimostrazione che la preparazione alle emergenze non è solo un compito tecnico, ma un investimento collettivo. Il messaggio che arriva dall’esercitazione è chiaro: la preparazione, la collaborazione e la formazione continua sono la chiave per affrontare al meglio le emergenze di ogni tipo, proteggendo la salute e la sicurezza dei cittadini.
I commenti
“È un momento importante per Siena e il territorio: la maxi-esercitazione dimostra come pubblico, coordinamento, emergenza sanitaria e protezione civile sappiano lavorare insieme”, spiega Giuseppe Giordano, assessore alla Sanità.
“Tutto si fonda su una preparazione solida e sulla professionalità delle persone coinvolte”. L’esperienza maturata a Siena “è un modello virtuoso preso a esempio anche altrove. Il nostro centro di coordinamento va tutelato e valorizzato, continuando a favorire la sinergia tra tutte le realtà pubbliche e private coinvolte”. Giordano sottolinea che “il confronto e la collaborazione sono fondamentali per essere pronti a gestire ogni emergenza”.
“La giornata è particolarmente importante: testiamo forze, organizzazione e preparazione per rispondere in modo efficace alle emergenze”, dichiara il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti. “La maxi-esercitazione consolida la sinergia tra associazioni di volontariato e istituzioni, vera ricchezza per la comunità”. Gugliotti ringrazia 118, associazioni e volontari “per la professionalità e l’entusiasmo con cui ogni giorno garantiscono sicurezza e servizi di qualità”. Secondo il primo cittadino, “l’attitudine a lavorare insieme in modo coordinato è il valore aggiunto che ci permette di affrontare ogni sfida nel migliore dei modi”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy