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L'intervento

Siena, il liceo Piccolomini sostiene Flotilla: uno schermo touch per seguirne il percorso. Il preside: "Vogliamo stimolare lo spirito critico degli studenti"

Il dirigente sottolinea: "Nessun atto politico o gesto contro lo Stato di Israele o la comunità ebraica"

Caterina Iannaci

29 Settembre 2025, 20:09

Liceo Piccolomini Siena

Il Liceo Piccolomini di Siena

Il Liceo Piccolomini di Siena a sostegno della missione umanitaria Flotilla per Gaza: nel corridoio della scuola è stato installato uno schermo touch per mostrarne il percorso nel Mar Mediterraneo.

"Alcuni - ha specificato il dirigente scolastico Federico Frati - l’hanno interpretata come un atto politico o addirittura come un gesto contro lo Stato di Israele o la comunità ebraica. Voglio chiarire con fermezza che non era e non poteva essere questo lo scopo. Mi dispiace sinceramente per l’equivoco e, a chi si è sentito offeso, esprimo le mie scuse" sottolinea.

Federico Frati, preside del Liceo Piccolomini

"Il senso di quella scelta era un altro - spiega il docente - ovvero proporre agli studenti uno spunto silenzioso, quasi casuale, per generare domande. Perché quelle navi si muovono verso la Palestina? Perché non possono portare aiuti? Quali regole internazionali sono in gioco? Non si trattava di dare risposte né di sostenere una tesi, ma di accendere in loro curiosità, riflessione, consapevolezza. La scuola è e deve restare luogo di accoglienza, di rispetto per tutti e di formazione alla cittadinanza, non di propaganda o ideologia" continua.

"Quest’anno i collegi docenti del Piccolomini e del Roncalli hanno scelto di lavorare proprio sullo spirito critico come competenza fondamentale - ancora Frati - È la capacità che meglio difende la libertà individuale, tanto più in un’epoca in cui viviamo sommersi da informazioni spesso manipolate da algoritmi e interessi nascosti. Se un tempo la scuola serviva a emancipare dall’ignoranza, oggi deve emancipare dall’indifferenza, insegnando a leggere i segni del presente senza voltarsi dall’altra parte".

"In questo senso, la Flotilla è stata solo un primo input: nei prossimi giorni sullo schermo passeranno anche mappe e immagini di altri conflitti, dall’Ucraina ad altri scenari di guerra. L’obiettivo non è schierarsi, ma stimolare nei ragazzi capacità di analisi, confronto e discernimento, fondamentali per un’educazione alla pace e alla cittadinanza democratica. Non sarà un percorso semplice: gli educatori spesso si sentono impotenti di fronte a scenari così complessi, ma il peggiore consiglio è rinunciare. Al contrario, siamo convinti che coltivare spirito critico significhi, in prospettiva, difendere la democrazia. Per questo ringrazio chi vorrà dare spazio e sostegno a questo progetto: la scuola non può fare tutto da sola, ma può e deve essere accompagnata dalla comunità in cui vive" conclude.

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