L'episodio
Il carcere di Siena
Sedie e tavoli rotti e un incendio provocato dopo un ingestione di liquido alcolico mescolato a Coca Cola: quattro persone al tempo dei fatti detenute nel carcere di Siena sono finite a processo con l’accusa di aver bruciato alcune suppellettili resistendo agli agenti della Polizia Penitenziaria.
Un giorno di paura e follia quello avvenuto nell’aprile 2024: secondo quanto ricostruito, i quattro, che condividevano la stessa cella, avrebbero dato in escandescenza, dopo aver ingestito alcol mixato a un liquido igienizzante, che avrebbe provocato loro uno stato di alterazione tanto da portarli a danneggiare alcuni tavoli e sgabelli, ai quali è stato poi appiccato il fuoco. Una piccola rivolta che gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno dovuto affrontare, oltre allo spegnimento del principio di incendio che stava per nascere.
I quattro – difesi dall’avvocato Alessandro Betti – sono stati dunque accusati di incendio e anche di resistenza a pubblico ufficiale, in quanto avrebbero impedito agli agenti di custodia di entrare nella cella. Nnon solo uno dei quattro avrebbe anche aggredito un agente scagliandosi contro di lui con un pezzo di uno sgabello. E oltre a ciò, due di loro avrebbero anche messo in scena, a scopo dimostrativo, un tentativo di impiccagione utilizzando un cappio rudimentale fissate alle grate: l’intervento del comandante di reparto e della sorveglianza speciale ha evitato il peggio. Il processo proseguirà nei prossimi mesi: riformulate le contestazioni, gli atti sono tornati al pubblico ministero.
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