Il processo
tribunale di Siena
Si è conclusa l’istruttoria dibattimentale del processo a carico di un uomo senese di 45 anni accusato di maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie 34enne che, secondo l’accusa, avrebbe subito sopraffazioni, offese, minacce e lesioni personali. A fine gennaio scatterà la discussione tra le parti, con la pm Silvia Benetti che farà le sue richieste di condanna: sono numerosi gli episodi contestati fra botte, violenze psicologiche, calci e umiliazioni, avvenute, secondo l’ipotesi accusatoria, dal gennaio 2023 al giugno 2023. In aula sono stati ascoltati sia un consulente informatico che gli ultimi testimoni della difesa dell’imputato (rappresentata da due legali del foro di Roma), tra cui alcuni amici dell’accusato. Il tribunale ha inoltre respinto una richiesta delle difese, legata a una consulenza medico-psichiatrica da effettuare sulla parte offesa.
Secondo l’accusa ci sarebbe stata anche la costrizione da parte dell’imputato, nei confronti dell’ex compagna (difesa dall’avvocato Massimo Rossi), ad intrattenere controvoglia rapporti sessuali sia con lui stesso che con terzi conosciuti su internet, sotto l’effetto di stupefacenti e in presenza del marito. Uno degli episodi fulcro delle accuse riguarda il maggio 2023, quando la vittima sarebbe stata lanciata dall’abitacolo dell’auto, al culmine di un litigio per futili motivi, e abbandonata in mezzo alla strada in una zona isolata. Rimasta ferita, fu poi soccorsa dai carabinieri. Su questo frangente la difesa ha chiesto di poter ri-ascoltare la donna, sostenendo che l’uomo avrebbe cercato di farla risalire sul mezzo, ma il giudice ha negato la possibilità, essendo lei già stata sentita in incidente probatorio. Nel procedimento sono presenti come parti civili la 33enne e la sua figlia minore, presente ai fatti.
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