Ridare vita alla casa dello studente di San Prospero, la residenza di via XXIV Maggio, per sostenere l’economia locale del quartiere San Prospero e preservare il patrimonio urbano dall’abbandono. Con una petizione arriva il pressing da parte di cittadini e commercianti; l’edificio infatti, in attesa di riqualificazione antisismica, versa in uno stato di inutilizzo e degrado, che preoccupa e non poco. Ma come precisa però il DSU Toscana, l’Azienda della Regione Toscana per il Diritto allo Studio Universitario che si occupa della gestione delle residenze universitarie, i tempi saranno lunghi e i costi alti, con tempistiche che restano ad oggi incerte.
Abitanti, studenti e negozianti hanno fatto fronte comune e nei giorni scorsi è stato chiesto al Comune di Siena, a DSU Toscana e all’Università di Siena di adottare un piano operativo per definire “una tempistica certa e finanziamenti disponibili per i lavori di manutenzione e adeguamento dell’edificio (adeguamenti sismici, antincendio e strutturali)” o in alternativa stabilire un “riutilizzo pubblico a favore di studenti e quartiere” con funzione di centro culturale, spazi studio, abitazioni a canone sociale. Si chiede inoltre la pubblicazione di un cronoprogramma dei lavori e il coinvolgimento di cittadini e studenti nel monitoraggio. “Negli ultimi anni – affermano i firmatari della petizione – la struttura è rimasta chiusa per lavori di adeguamento, ma l’immobile è tuttora inutilizzato e in evidente degrado, privando studenti e città di alloggi accessibili e sottraendo vivacità al quartiere”.
La risposta del DSU giunge alquanto chiara e franca: “La stima del costo dell’intervento di adeguamento strutturale sarà disponibile al completamento della progettazione, anche se in via preliminare, per l’ottenimento della sola idoneità statica si ipotizza la necessità di un investimento economico molto significativo – fa sapere l’azienda – al momento non previsto nel piano degli investimenti e che andrà reperito attraverso il coinvolgimento della Regione Toscana. Sarà dunque una priorità riattivare una interlocuzione con la Regione su questo tema per trovare una soluzione una volta che si sarà giunti a un assetto istituzionale a seguito delle recenti elezioni da poco svolte”.
“L’Azienda – prosegue – ritiene centrale la funzione della residenza universitaria di via XXIV Maggio che si trova all’ingresso del centro storico e risponde alle esigenze degli studenti che prediligono la vicinanza alla città per la facilità negli spostamenti, oltre ad essere un luogo di aggregazione giovanile utile per vivacizzare una zona residenziale e le attività e funzioni che vi insistono”.
"Apprezziamo la chiarezza dell’Azienda - replicano i promotori della petizione - ma restano forti preoccupazioni e perplessità sul destino dell’edificio e sui tempi effettivi di riqualificazione. Riteniamo inaccettabile che un bene pubblico di tale valore resti inutilizzato e abbandonato senza un piano concreto di valorizzazione temporanea o definitiva. Lasciarla nel silenzio e nel degrado significa perdere un pezzo della storia sociale e culturale di Siena".