L'intervento
Ministro Bernini con le studentesse palestinesi
Siena apre le braccia per accogliere nuovi studenti in arrivo da Gaza. Dopo gli otto che hanno trovato ospitalità preso l’Università di Banchi di Sotto, a questo giro è la Stranieri a offrire un’opportunità a tre giovani palestinesi. Il ministro Anna Maria Bernini si è recato ancora una volta ad Amman, in Giordania, per presenziare di persona all’arrivo dei 49 ragazzi diretti poi in Italia.
“La conoscenza è il primo ponte che unisce i popoli e restituisce speranza. Accogliere questi giovani nelle nostre università - ha evidenziato Bernini - significa dare loro non solo un’opportunità di crescita personale e professionale, ma anche la possibilità di diventare protagonisti della rinascita del loro Paese. L’università è il luogo dove la cooperazione internazionale si traduce in futuro, dove il diritto allo studio diventa un diritto alla pace”.
L’iniziativa, che prevede complessivamente 150 borse di studio messe a disposizione da 35 università italiane, consente ai giovani palestinesi di frequentare un intero ciclo universitario nel nostro Paese. Il programma si inserisce nel più ampio impegno del governo italiano per la ricostruzione del sistema universitario e della ricerca nei territori della Striscia di Gaza, Italy for Gaza, che prevede, tra l'altro, l'invio di aiuti alimentari e l'accoglienza di malati negli ospedali e policlinici italiani.
“Vorremmo costruire un’università italiana a Gaza, appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno”, ha osservato Bernini, che poi ha aggiunto: “Noi - ricorda Bernini abbiamo aperto con la Farnesina il primo corridoio umanitario facendo arrivare 88 studenti da Gaza e tra due settimane ripartiremo. La Giordania è il paese chiave per fare questa evacuazione di capitale umano, abbiamo portato studenti e ricercatori con borse di studio all inclusive, potranno studiare ciò che vogliono, hanno la possibilità di avere un alloggio e di frequentare gratuitamente l’università italiana”.
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