Il bilancio
Giovanni Citarella, dirigente Polizia Stradale di Siena
Non solo repressione, controlli e sanzioni. La Polizia Stradale è tanto altro e lo ha dimostrato con l'intervento di salvataggio del bimbo di 4 mesi al Ruffolo, privo di sensi per un malore, accompagnato d'urgenza all'ospedale Le Scotte, scortando l'auto dei genitori. Un gesto di prontezza che ha permesso di salvare la vita al piccolo, curato in modo tempestivo dai medici.
A raccontare il fatto è il dirigente della Polizia Stradale di Siena, Giovanni Citarella, a Siena dal settembre 2024.
“A quell’ora il traffico era molto intenso e, in alcuni tratti, completamente bloccato. Nonostante ciò, l’equipaggio è riuscito a districarsi con grande competenza e sangue freddo, garantendo sempre la massima sicurezza e arrivando in ospedale in tempi davvero ridotti. Dal momento in cui i genitori si sono accostati e hanno mostrato le condizioni critiche del piccolo, gli agenti hanno gestito la situazione con lucidità e professionalità, mantenendo un contatto costante con il personale sanitario per fornire aggiornamenti sulle condizioni del neonato e sulla posizione della pattuglia, così da assicurare un accesso rapido e libero al pronto soccorso. Una volta giunti in ospedale, mentre i medici soccorrevano il bambino, gli operatori della Stradale sono rimasti accanto al padre, visibilmente scosso, offrendogli conforto e vicinanza umana”.
Vuole ringraziare qualcuno in particolare?
“Desidero ringraziare le donne e gli uomini della Sezione Polizia Stradale di Siena e del Distaccamento di Montepulciano: ogni giorno pattugliano le nostre strade, in qualunque condizione atmosferica, con dedizione e spirito di servizio, pronti a intervenire in ogni emergenza e ad assistere chi si trova in difficoltà”.
Si sono verificati negli ultimi mesi altri interventi simili che hanno aiutato cittadini in difficoltà lungo le strade?
"Sì, quotidianamente gli operatori della Polizia Stradale prestano assistenza agli utenti, soccorrono automobilisti in panne, intervengono per sventare truffe come quella “dello specchietto” e svolgono attività di rilievo in occasione di incidenti. È un impegno costante, che unisce prontezza operativa e sensibilità umana".
Che numeri di rilievo e interesse può fornire sull'attività della Stradale sul territorio senese dall'inizio dell'anno?
"Nel corso dei servizi sono state identificate quasi 7.000 persone e controllati circa 5.000 veicoli, tra cui autobus e mezzi pesanti. Sul fronte sanzionatorio, sono state ritirate 70 patenti e 60 carte di circolazione, mentre 30 persone sono state denunciate per diversi reati. Complessivamente, sono state contestate oltre 3.000 violazioni al Codice della Strada. L’impegno della Polizia Stradale è costante sia sul piano preventivo che su quello repressivo, con l’obiettivo di garantire sicurezza e legalità a chi viaggia".
Dopo la recente stretta del Codice della Strada, registrate, o no, un miglioramento per quanto riguarda gli episodi di guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze psicotrope?
"Il rafforzamento delle norme e il lavoro di prevenzione che la Polizia di Stato porta avanti da anni hanno sicuramente contribuito a sensibilizzare ancora di più gli utenti sull’importanza di un comportamento più prudente alla guida. La Polizia Stradale è impegnata in modo continuativo nel progetto “Icaro”, dedicato all’educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo è quello di formare giovani più consapevoli, capaci di comprendere l’importanza di comportamenti responsabili alla guida. Durante i controlli notturni capita sempre più spesso di incontrare gruppi di ragazzi che designano un “guidatore sobrio”, segno che la cultura della sicurezza sta attecchendo e che la prevenzione funziona".
Fronte sicurezza stradale, quali sono i pericoli ancora diffusi alla guida?
Distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione da alcol o sostanze stupefacenti, mancato rispetto delle norme del Codice della Strada (come precedenze, semafori e distanze di sicurezza) e guida in condizioni psicofisiche non ottimali — spesso legate a stanchezza o stress — sono alcuni esempi di condotte che mettono a serio rischio l’incolumità degli utenti della strada. Occorre diffondere la cultura della sicurezza e del rispetto delle regole tra tutti gli utenti della strada, ma in modo particolare tra i giovani, che saranno i conducenti del futuro. Per questo la Specialità della Polizia Stradale è impegnata in numerose campagne di prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado del Paese, ma anche nelle piazze e nelle località turistiche, per far comprendere l’importanza della convivenza civile sulle strade e del valore della vita.
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