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Siena

E' morto l'allenatore gentleman

Aveva 81 anni, per decenni è stato protagonista nel calcio senese e toscano

Gennaro Groppa

28 Ottobre 2025, 18:46

Carlo Caroni

Carlo Caroni

Se n’è andato Carlo Caroni, grande personaggio di Sinalunga, un uomo molto conosciuto in paese e un grandissimo appassionato di calcio. Per decenni è stato un tecnico di calcio, da molti soprannominato “l’allenatore gentleman”. La comunità chianina lo ricorda e piange la sua scomparsa. “Era una persona importante per la nostra comunità e per lo sport sinalunghese - dichiara il sindaco di Sinalunga, Edo Zacchei. - Ha rappresentato il prototipo dello sportivo di eccellenza. Era sempre sorridente, disponibile, mai una polemica da parte sua. Era certamente piacevole passare del tempo con lui. Sapeva farsi apprezzare, ha avuto una lunghissima carriera sportiva ed era molto legato al territorio. Ci mancherà”.

Carlo Caroni è stato un uomo di primo piano nel calcio della Toscana, in particolare tra le province di Siena e Arezzo. Si è spento a Prato lunedì sera, in ospedale, il funerale sarà celebrato domani nella sua Sinalunga, alle ore 15 nella chiesa di San Pietro ad Mensulas alla Pieve di Sinalunga. Aveva 81 anni. Camera ardente alle cappelle del commiato al cimitero di San Niccolò a Sinalunga.

In oltre 35 anni da allenatore Caroni ha conquistato otto promozioni. Aveva ricevuto di recente un riconoscimento per la lunga carriera costellata da successi professionali e nella quale si è distinto per il tratto umano, con il rispetto dei veri valori dello sport.

È stata l’amministrazione comunale di Sinalunga, in occasione della partita Sinalunghese–Montevarchi, a tributargli il riconoscimento.

Da rimarcare la vittoria conseguita nel Campionato Interregionale e la Coppa Italia di Serie D nell’anno 1983-1984 alla guida del Montevarchi.

Da giocatore, in Quarta serie, ha indossato la maglia del Poggibonsi ma la sua vocazione era per la panchina. La sua prima esperienza da tecnico fu a soli 25 anni con la Tempora Bettolle in Terza categoria. Poi ha guidato Foiano, Lucignano, Montagnano, Poggibonsi, Sansovino, Montevarchi, Sangiovannese, Virtus Chianciano, Cortona Camucia, Cavriglia, Sinalunghese. Caroni aveva conseguito il diploma di allenatore professionista al centro sportivo di Coverciano.

“Quando a fine carriera il tuo Comune ti consegna un riconoscimento di questo tipo non puoi che sentirti onorato - disse Caroni nel ricevere il premio. - Il calcio rimane lo sport più bello del mondo ma il consiglio è di farlo con passione e lealtà. Solo così rimane un divertimento e non un lavoro. Se poi lo diventerà vorrà dire che un calciatore è stato bravo e onesto e avrà anche una gratificazione economica. Purtroppo fin da bambini molti fanno contare solo il risultato e la vittoria. E invece io dico che il calcio deve essere divertimento e una forma educativa. E ve lo dice uno che, dopo quello di arbitro, ha fatto il mestiere più difficile del mondo, l’allenatore. Ai miei giovani colleghi dico di lavorare con umiltà e di andare dritti per la loro strada. I risultati arriveranno”.

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