Il caso
tribunale di Siena
La proposta era allettante, ma dietro c’era la fregatura. Anzi, un vero e proprio tranello a sfondo sessuale per rapinare un uomo: sono finite ieri mattina davanti al giudice Andrea Grandinetti, in udienza preliminare, due persone di nazionalità rumena accusate di aver teso una “trappola” a un uomo italiano residente in Valdichiana, per portargli via soldi e cellulare.
Secondo la ricostruzione, nel dicembre 2023 una 33enne rumena avrebbe avvicinato l’uomo proponendogli fintamente delle prestazioni sessuali. Lei giovane ed attraente, lui non avrebbe saputo dire di no. Saliti in macchina però, niente sesso come promesso, ma, per le accuse, il furto di 370 euro e del telefono, entrambi sottratti all’italiano, ignaro del raggiro. Rapidamente, sempre stando alla ricostruzione della Procura, la ragazza sarebbe scesa dal mezzo col maltolto per salire a bordo dell’auto di un complice, anche lui di nazionalità rumena, 34enne, indagato e finito davanti al giudice, che fungeva da “palo” per la fuga. Non è finita qui perché la vittima del furto, una volta accortosi del furto subito, ha provato a fermare l’auto dei due che stava ripartendo, venendo travolto e rimanendo ferito.
Da qui la denuncia e l’indagine che ha portato ad identificare le due persone ritenute responsabili della rapina, su cui pendono le aggravanti di aver agito in concorso e a danno di una persona over 65enne, difeso in udienza dall’avvocato Massimiliano Barbanera. I due sotto accusa sono invece rappresentati dal legale Gianni Dionigi del foro di Perugia.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy