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Il caso

Denise Pipitone, 21 anni di mistero: il rapimento, i processi, il dolore. La mamma non si arrende: "Continuerò a cercarti". Ecco come sarebbe oggi a 25 anni

La piccola fu strappata dai suoi cari nel settembre 2004, a Mazara del Vallo. Chi l'ha visto torna stasera ad occuparsi della vicenda che ha fatto parlare l'Italia intera

Caterina Iannaci

29 Ottobre 2025, 20:15

Denise Pipitone a 25 anni

La ricostruzione di come sarebbe oggi Denise Pipitone

Il caso di Denise Pipitone rimane uno dei misteri più toccanti della cronaca italiana. La bambina scomparve il 1º settembre 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, all’età di quasi quattro anni. Denise era davanti alla casa della nonna materna quando fu vista per l’ultima volta dalla zia alle 11:45, dopodiché di lei si persero completamente le tracce. Un rapimento fulmineo e inquietante, compiuto probabilmente da qualcuno che conosceva bene la bambina e dove poterla trovare.

La piccola Denise Pipitone prima della sparizione

Nel corso degli anni le indagini si sono concentrate principalmente sul giro familiare allargato, con una particolare attenzione alla figura di Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise. Secondo l’accusa, Jessica avrebbe rapito la bambina con la complicità della madre Anna Corona, in un contesto di gelosia e risentimenti familiari legati al padre naturale di Denise, Piero Pulizzi. Tuttavia, dopo un lungo processo durato diversi anni, Jessica fu assolta definitivamente dalla Corte di Cassazione per insufficienza di prove, sebbene il movente fosse ritenuto valido dagli inquirenti. Ulteriori piste investigative hanno coinvolto anche altre persone, ma le prove concrete sono sempre mancate, lasciando il caso irrisolto.

Nel 2025, Denise avrebbe compiuto 25 anni. Proprio in questo periodo sono state diffuse nuove immagini di “age progression”, realizzate da esperti americani, che mostrano come potrebbe apparire oggi la giovane donna. Queste immagini rappresentano una nuova speranza per riaccendere l’interesse pubblico e aiutare eventuali riconoscimenti.

Strappata all’affetto dei suoi cari quando aveva solo 4 anni in una calda giornata di settembre Denise Pipitone compie oggi 25 anni. Il primo settembre, giorno del rapimento, ed il 26 ottobre, giorno del compleanno di Denise sono date che riportano alla memoria un dramma tuttora vissuto in primis dai suoi genitori e cari a cui si aggiunge un senso d’ingiustizia, il sogno di potere un giorno riabbracciare Denise, la speranza che ignara e non memore di quanto accaduto viva una vita felice in qualche parte del mondo. Del resto la speranza è l’ultima a morire. Buon compleanno Denise, ovunque tu sia. Mazara del Vallo, la tua città non dimentica!” Questo il messaggio del sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci nel giorno del 25° compleanno di Denise Pipitone.

Come sarebbe oggi Denise Pipitone, a 25 anni

I procedimenti giudiziari

Il processo a carico di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone, è stato uno degli snodi cruciali e più discussi di questa vicenda che ha scosso l’Italia intera. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Jessica avrebbe rapito Denise con la complicità della madre Anna Corona, in un contesto di vendetta e gelosia, essendo entrambe figlie dello stesso padre, Piero Pulizzi, che non aveva mai ammesso apertamente la sua paternità nei confronti di Denise.

La posizione di Anna Corona, indagata per sequestro di minore, fu archiviata nel 2013 dal gip di Marsala. Jessica, invece, fu accusata formalmente di concorso in sequestro di minorenne e rinviata a giudizio il 18 gennaio 2010. Il processo di primo grado si aprì il 26 marzo 2010 e durò tre anni, con la Procura di Marsala che chiese la condanna a 15 anni di reclusione. L’accusa sosteneva che quella mattina del 1° settembre 2004 Jessica avrebbe portato Denise a casa del padre per avere conferma della sua paternità, ma, non trovandolo, la bambina sarebbe stata consegnata a persone non identificate.

Tuttavia, il Tribunale di Marsala assolvette Jessica il 27 giugno 2013 per insufficienza di prove. La sentenza fu confermata dalla Corte d’Appello di Palermo nel 2015 e dalla Corte di Cassazione nel 2017, che sottolineò comunque l’esistenza di un valido movente di gelosia e risentimento. La Cassazione evidenziò l’assenza di prove certe che collegassero Jessica all’azione del sequestro, pur riconoscendo che il movente era condiviso anche dalla madre Anna Corona, mai processata. Malgrado l’assoluzione definitiva, il processo ha lasciato aperti molti interrogativi, alimentando dubbi e sospetti che hanno segnato profondamente la storia familiare di Denise e la coscienza pubblica.

La madre non si ferma: «Continuerò a cercarla».

Piera Maggio e Pietro Pulizzi

Piera Maggio ha sempre sostenuto con forza la ricerca della verità, continuando a lottare con tutte le sue forze, come testimonia il suo libro Denise. Per te, con tutte le mie forze, dove si legge una toccante dichiarazione: «Quanto amore mi è stato strappato via. Ogni giorno ti penso e non smetterò mai di cercarti e di lottare per la verità e la giustizia».

Il caso torna a Chi l'ha visto?

La trasmissione televisiva condotta da Feederica Sciarelli, che ha seguito la vicenda fin dall’inizio, dedicherà una nuova puntata, questa sera, alla storia di Denise, con la partecipazione della madre Piera Maggio, che non ha mai perso la speranza di ritrovare la figlia. La Procura di Marsala ha respinto recentemente la richiesta di riapertura delle indagini, ma il caso continua a suscitare grande attenzione mediatica e sociale. Dalla scomparsa nel 2004, la ricerca di Denise Pipitone è diventata un simbolo di dolore e di speranza per molte famiglie italiane, mantenendo viva la memoria di una tragedia che ha segnato un’intera nazione. Ogni nuova immagine, ogni appello, è un invito a non dimenticare e a continuare a cercare la verità.

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