L'evento
Lilt, da sinistra il prof. Schittulli con Gaia Tancredi, Sandro Carletti e Andrea Stella
Un manifesto della cultura della prevenzione: parliamo del libro “Una vita per vincere il cancro”, scritto dal professor Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, presentato nel pomeriggio del 28 ottobre in una Sala delle Lupe piena di persone, alla presenza anche delle autorità locali, tra cui il Prefetto di Siena Valerio Massimo Romeo.
Ospite speciale della Lilt di Siena, Schittulli – luminare di oncologia e allievo del professor Veronesi – ha illustrato un volume che condensa la sua vita da medico incentrata nella lotta al male del secolo, le esperienze vissute, nonché proposte, programmi e propositi per sensibilizzare alla necessaria lotta giornaliera contro il cancro, nell’ottica di creare una concezione della prevenzione come metodo di vita per vincere la battaglia.
A moderare il partecipato momento è stato il neurochirurgo e direttore sanitario della Lilt senese Sandro Carletti, presente a fare gli onori di casa anche Gaia Tancredi, Lilt Siena, che sarà una delle sedi italiane del festival della prevenzione.

Schittulli vanta 30mila interventi chirurgici per le patologie mammarie e 300 pubblicazioni scientifiche, e ha ricoperto incarichi prestigiosi, tra cui la presidenza nazionale dell’H.S.R. (High Senology Responsabilità). Per il suo indefesso impegno medico ha ricevuto inoltre riconoscimenti di rilievo dai Presidenti della Repubblica Ciampi e Mattarella.
“Il libro – ha spiegato – ripercorre il mio percorso professionale e umano, basato su un’esperienza di 50 anni, da quando il cancro era una malattia incurabile, fino a oggi, che è diventato curabile. E guaribile se mettiamo in atto gli elementi della prevenzione per non farlo sviluppare: lo stile di vita, la lotta al tabagismo, la corretta alimentazione e la costante attività fisica.

Poi, con le nuove e innovative tecnologie a disposizione, possiamo diagnosticare tumori di pochissimi millimetri, con un grado di aggressività ridotto, da cui si può guarire senza deturpare altri organi. Infine – prosegue – la medicina predittiva, tramite l’apparato genetico, può stabilire se una persona può essere affetta da cancro. Se oggi la guaribilità è dell’80%, possiamo salire al 90%” ha assicurato.

Il professore ha inoltre parlato della necessità di riformare la medicina territoriale: “È disomogenea da Regione a Regione, ci vorrebbe una guida unica governativa” nota Schittulli. L’appuntamento è giunto a conclusione del mese del nastro rosa, di cui traccia un bilancio Gaia Tancredi: “Abbiamo accolto tante donne per visite gratuite senologiche e ginecologiche, sono venute persone che altrimenti non avrebbero fatto i controlli”.
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