Il provvedimento
Sorpassi vietati ai Tir, Confindustria Toscana Sud è critica
In autostrada stop ai sorpassi dei tir. Il divieto entrerà in vigore lunedì 3 novembre e interesserà i 90 chilometri compresi tra i caselli di Incisa-Reggello e Chiusi. I mezzi pesanti potranno procedere soltanto lungo la corsia di marcia per tutto il tratto aretino e in quello valdarnese in particolare. Un provvedimento, annunciato mercoledì 29 ottobre in una nota da Autostrade per l’Italia.
Sulla questione è intervenuta Confindustria Toscana Sud, che «esprime forte preoccupazione per l’ennesima misura che penalizza il sistema produttivo. La decisione, che entrerà in vigore a breve, rappresenta un ulteriore e intollerabile onere per le imprese, scaricando su di esse la responsabilità di inefficienze che da tempo affliggono il sistema infrastrutturale italiano».
«È inaccettabile che il mancato completamento della terza corsia sull’A1, un’opera attesa da anni, si traduca ora in misure restrittive che rallentano il trasporto merci e aumentano i costi per le nostre aziende – afferma Alessandro Tarquini, Direttore Generale di Confindustria Toscana Sud – Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di come, invece di intervenire con le infrastrutture necessarie per sostenere la competitività del Paese, vengano imposte soluzioni tampone che ricadono sulle spalle degli operatori economici».
«La sospensione della realizzazione della terza corsia e delle opere complementari concordate con Regione ed Enti Locali nel tratto Incisa – Valdarno dell’Autosole e la mancata prosecuzione del progetto fra Valdarno e Valdichiana (già elaborata da anni la fase di Studio di Impatto Ambientale) genera quotidianamente una situazione di congestione cronica e di alta incidentalitá. Il divieto di sorpasso, lungi dall’essere una soluzione, si configura come una misura di emergenza che, anziché risolvere il problema alla radice, crea ulteriori intoppi e impatti negativi sui tempi di consegna e sui costi delle merci».
«Chiediamo alle autorità competenti di agire con urgenza per accelerare i lavori di potenziamento dell’infrastruttura autostradale – continua Tarquini – la sicurezza stradale, l’efficienza del sistema produttivo e la sua capacità di competere a livello internazionale, dipendono innanzitutto dalla possibilità di utilizzare infrastrutture adeguate e al passo con i tempi».
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