Il caso
Slitta al marzo 2026 l'Appello contro la condanna di Manolo Portanova
Si terrà il 2 marzo 2026 la discussione del ricorso in Appello contro le condanne comminate al calciatore Manolo Portanova e allo zio Alessio Langella per il caso della presunta violenza sessuale di gruppo con lesioni su una studentessa dell’Università di Siena, risalente al 2021. L’appuntamento in aula era previsto per il giorno 4 novembre ma a causa dell’incompatibilità di uno dei componenti del collegio giudicante, segnalata dalla difesa dell’atleta, è stato disposto il differimento del processo di secondo grado.
A marzo sarà discusso il ricorso di 100 pagine presentato dalla difesa di Portanova, affidata all’avvocato Gabriele Bordoni, contro la condanna di primo grado di sei anni inflitta dal giudice Ilaria Cornetti al fantasista della Reggiana, ex Juventus e Genoa: il difensore, in particolare, nel contestare le motivazioni della sentenza del Tribunale di Siena, ha riproposto nel ricorso quegli elementi difensivi già evidenziati ma che il giudice, secondo le difese degli imputati, non avrebbe preso in considerazione, legati principalmente al tema del dissenso della giovane al sesso di gruppo, che per i rappresentanti dell'atleta non sarebbe stato da subito manifesto, come invece affermato dal Tribunale.
Non solo: c’è la richiesta di poter rinnovare l’istruttoria dibattimentale integrandola con un confronto tra la presunta vittima e il fratello minore del calciatore. Un aspetto questo considerato cruciale per Bordoni: “La partita si gioca tutta lì” assicura. Se il Tribunale accetterà l’istanza il processo vedrà almeno un’udienza in più per permettere la riapertura istruttoria, altrimenti si andrà direttamente a sentenza.
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