Cronaca
Giovanni Galeone
E’ morto oggi a 84 anni Giovanni Galeone, una figura leggendaria nel calcio italiano, conosciuto come “il profeta” per il suo approccio innovativo e offensivo al gioco. Era malato da tempo ed era ricoverato all’ospedale di Udine.
La sua carriera da allenatore, che ha spaziato tra le altre tra Pescara, Udinese e Napoli, è stata caratterizzata da un calcio spettacolare e “pedagogico” più che da grandi successi di trofei. Galeone viene ricordato anche per il rapporto profondo e duraturo instaurato con Massimiliano Allegri, attuale allenatore del Milan.
I due si sono incontrati a Pescara, quando Allegri era un giovane talento e Galeone un maestro carismatico. Da quel momento nacque un legame che si è trasformato in amicizia e stima reciproca e che è andato oltre il rapporto allenatore-giocatore. Galeone ha poi seguito e sostenuto Allegri nei momenti cruciali della carriera dell’allenatore, divenuto uno dei tecnici di punta del calcio italiano, guidando con successo squadre come Milan e Juventus.
Nel corso degli anni Galeone è diventato anche una voce autorevole e costante nel commentare le gesta di Allegri, quasi un portavoce del suo pensiero, esprimendo spesso considerazioni tattiche e morali su come Allegri gestisce le sue squadre. Non ha mai nascosto il suo affetto e la sua volontà di difendere l’attuale allenatore rossonero anche di fronte alle critiche più dure, sottolineandone la personalità, il coraggio e la capacità di rinnovarsi. E Allegri ha spesso sottolineato l’importanza rivestita da Galeone nella sua crescita professionale.
In suo onore, è stato oggi osservato un minuto di silenzio prima delle gare della giornata di Serie A.
Immediato il cordoglio del Napoli e del presidente Aurelio De Laurentiis, che hanno reso omaggio a un “simbolo del calcio italiano e allenatore degli azzurri dal 1997 al 1998”.
L’Udinese Calcio ricorda una “figura iconica del calcio italiano e della storia bianconera. Ciao, mister”.
“Oggi è un giorno molto doloroso per tutto il popolo biancazzurro e non solo - è il commento del Pescara -. A lui dobbiamo pagine meravigliose della nostra storia e un’idea di calcio che ha ispirato generazioni. Ciao Profeta”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy