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Cronaca

E' morto Giovanni Galeone: il "profeta" è stato il maestro di Massimiliano Allegri

L'attuale allenatore del Milan ha spesso sottolineato l'importanza del tecnico per la sua crescita professionale

Gennaro Groppa

02 Novembre 2025, 22:27

Giovanni Galeone

Giovanni Galeone

E’ morto oggi a 84 anni Giovanni Galeone, una figura leggendaria nel calcio italiano, conosciuto come “il profeta” per il suo approccio innovativo e offensivo al gioco. Era malato da tempo ed era ricoverato all’ospedale di Udine.

La sua carriera da allenatore, che ha spaziato tra le altre tra Pescara, Udinese e Napoli, è stata caratterizzata da un calcio spettacolare e “pedagogico” più che da grandi successi di trofei. Galeone viene ricordato anche per il rapporto profondo e duraturo instaurato con Massimiliano Allegri, attuale allenatore del Milan.

I due si sono incontrati a Pescara, quando Allegri era un giovane talento e Galeone un maestro carismatico. Da quel momento nacque un legame che si è trasformato in amicizia e stima reciproca e che è andato oltre il rapporto allenatore-giocatore. Galeone ha poi seguito e sostenuto Allegri nei momenti cruciali della carriera dell’allenatore, divenuto uno dei tecnici di punta del calcio italiano, guidando con successo squadre come Milan e Juventus.

Nel corso degli anni Galeone è diventato anche una voce autorevole e costante nel commentare le gesta di Allegri, quasi un portavoce del suo pensiero, esprimendo spesso considerazioni tattiche e morali su come Allegri gestisce le sue squadre. Non ha mai nascosto il suo affetto e la sua volontà di difendere l’attuale allenatore rossonero anche di fronte alle critiche più dure, sottolineandone la personalità, il coraggio e la capacità di rinnovarsi. E Allegri ha spesso sottolineato l’importanza rivestita da Galeone nella sua crescita professionale.

In suo onore, è stato oggi osservato un minuto di silenzio prima delle gare della giornata di Serie A.

Immediato il cordoglio del Napoli e del presidente Aurelio De Laurentiis, che hanno reso omaggio a un “simbolo del calcio italiano e allenatore degli azzurri dal 1997 al 1998”.

L’Udinese Calcio ricorda una “figura iconica del calcio italiano e della storia bianconera. Ciao, mister”.

“Oggi è un giorno molto doloroso per tutto il popolo biancazzurro e non solo - è il commento del Pescara -. A lui dobbiamo pagine meravigliose della nostra storia e un’idea di calcio che ha ispirato generazioni. Ciao Profeta”.

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