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Il punto

Licei di Siena occupati, il bilancio degli studenti: "Settimana preziosa per chi ha deciso di impegnarsi”

La risposta alle accuse: “Il diritto allo studio non è solo la partecipazione alle consuete lezioni”

Marco Decandia

03 Novembre 2025, 12:48

Licei occupati

Licei senesi occupati, gli studenti soddisfatti delle iniziative

Tutto come da programma. Le occupazioni del liceo artistico Duccio di Buoninsegna e del liceo Enea Silvio Piccolomini (con la sola eccezione della sezione musicale), fiorite una a un giorni di distanza dall’altra, si sono regolarmente concluse con lo scoccare del 31 ottobre. Un atto di forza per far sentire la voce degli studenti sulle vicende della Palestina, ma anche sui problemi vissuti dal mondo scolastico. Assemblee, dibattiti, confronti, ma anche accuse di aver violato, impossessandosi dei relativi edifici, il diritto di chi invece avrebbe voluto fare lezione.

Al termine di questa parentesi, durata meno di una settimana, per gli organizzatori è il momento di tirare le somme. Dall’artistico, dove la comunicazione è stata particolarmente curata, è stata emessa una nota che parte proprio da quest’ultimo aspetto. “Più volte - si legge - ci è stata rivolta l’accusa di aver negato il diritto allo studio agli altri studenti. Ci teniamo a ribadire, come già specificato, che non crediamo sia considerabile diritto allo studio solamente la possibilità di svolgere le consuete lezioni. Questa settimana è stata preziosa per quanto riguarda la libertà e l’assunzione di responsabilità da parte degli studenti che hanno partecipato in maniera attiva. L’indifferenza riscontrata in quasi due terzi della totalità degli studenti del nostro istituto verso questo movimento, era inevitabile, in quanto un’azione del genere, nelle scuole superiori della nostra città, non accadeva da oltre un decennio. Non è da incolpare solo l’indifferenza, ma anche la paura creata dalla disinformazione di massa verso la mobilitazione in generale (che si tratti di un’occupazione come di una manifestazione). Era perciò tra i nostri obiettivi una dimostrazione di come queste azioni siano possibili, utili e pacifiche se fatte con un’organizzazione adeguata. Dunque speriamo che tutti gli studenti d’ora in avanti abbiano più riguardo verso i fatti d’attualità. E la sensibilità di valutare in quali casi ritengano opportuno mobilitarsi”.

Come detto, a un giorno di distanza, anche in Sant’Agostino si è seguito l’esempio lanciato da piazza Madre Teresa di Calcutta. “La buona riuscita di questa occupazione è dovuta anche al rapporto di collaborazione che c’è tra le sedi dei vari indirizzi del complesso Piccolomini (liceo musicale escluso per volontà della maggioranza dei ragazzi). Speriamo possa intensificarsi nel tempo. Questo avvicinamento e dialogo tra due delle sedi del Piccolomini è stato reso possibile anche dalla creazione del collettivo formato all’inizio dell’anno scolastico, con l’intento di dare un’unica voce al gruppo studentesco medio senese. Infatti, durante la settimana, abbiamo riscontrato un’attiva partecipazione anche da parte di ragazzi esterni alla nostra scuola, che hanno aiutato sia nella gestione che nella cura dell’ambiente scolastico. Ringraziamo le associazioni, le singole persone e ancora gli studenti stessi per la partecipazione e il sostegno trasmesso tramite lo svolgimento delle attività, l’aiuto economico e alimentare, senza i quali sarebbe stato tutto più complicato. In conclusione speriamo che gli ideali e gli eventi da noi messi in risalto continuino ad essere discussi nell’arco di tutto l’anno e oltre”.

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