Il caso
Le volanti della Polizia
Detenzione di droga per finalità di spaccio: è l’accusa mossa nel processo a carico di un 29enne di origini straniere, da tempo residente a Siena, che secondo la procura avrebbe in più occasioni smerciato sostanze stupefacenti a clienti e amici.
Numerosi gli episodi al capo di imputazione, ricostruiti a seguito delle indagini promosse a suo carico, avvenuti nel 2022: il 29enne avrebbe ceduto dosi di varia tipologia, anche la cocaina. Molti degli incontri per la cessione delle dosi sarebbero stati documentati – stando alle accuse – grazie ai messaggi di Whatsapp rinvenuti nel telefono della persona sotto processo.
Ieri in aula davanti al giudice Alessandro Solivetti Flacchi sono sfilati vari testimoni per analizzare le situazioni su cui ha puntato il faro la procura. Alcuni testi chiamati in aula erano amici e conoscenti dell’imputato, altri due invece erano elementi della Polizia che hanno avuto a che fare con l’accusato per averlo fermato e perquisito.
Un ex agente dell’antidroga ha raccontato di un controllo stradale eseguito prima del quale l’imputato avrebbe gettato a terra un involucro contenente cocaina, cui ha fatto seguito anche una perquisizione domiciliare nel corso della quale sono stati rinvenute altre dosi di stupefacente e strumenti atti al confezionamento, nonché un bilancino di precisione, tutto ovviamente poi posto sotto sequestro. Un altro poliziotto ha invece riferito di aver rinvenuto dell’hashish e che dal cellulare del 29enne si evincevano i messaggi su Whatsapp con vari clienti. A difendere l’imputato è l’avvocato Francesco Paolo Ravenni.
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