Sabato 15 Novembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Il caso

Siena, in 6 mila senza alloggio popolare: convalidati 151 provvedimenti di sfratto

I posti disponibili sono un quarto di quelli necessari. Quadri (Sunia): “Patrimonio Erp inadeguato”. Burgassi (Siena Casa): “Morosità non sempre legate a problemi finanziari”

Vincenzo Battaglia

15 Novembre 2025, 13:33

Case popolari a Siena

Case popolari a Siena

Duecentoquarantasette richieste di esecuzione di sfratto, con 151 provvedimenti convalidati: è la situazione nel territorio senese legata al diritto alla casa e alle politiche abitative. Numeri significativi, che dimostrano come il fenomeno della morosità sia molto forte a Siena, con tutte le conseguenze che comporta, sia per i proprietari delle case che per coloro che rischiano di ritrovarsi senza dimora.

“Seguiamo numerose persone che si trovano nella loro vita ad affrontare una problematica – afferma Andrea Quadri, segretario generale di Cgil Sunia Siena - come la perdita del lavoro, una malattia o un lutto e che quindi sono nell’impossibilità di pagare l’affitto e rischiano di perdere il tetto sopra la loro testa”.

Secondo Sunia le graduatorie per le case popolari sono troppo lunghe: “Si parla di dodici anni e mezzo in provincia di Siena – spiega Quadri -. Il patrimonio Erp è inadeguato e insufficiente per rispondere alle esigenze di chi ne ha bisogno. Le persone che avrebbero diritto a beneficiare di un alloggio Erp sono 8.396: 3.104 sono in povertà assoluta, quando il totale del patrimonio Erp nel territorio è di 2.500, di cui il 12% è sfitto, perché ci sono manutenzioni da rifinanziare. Non ci sono case popolari e, quando ci sono, stanno in condizioni pessime. Bisogna rifinanziare il fondo per la morosità incolpevole e varare un vero e proprio piano casa per la manutenzione e la ristrutturazione di alloggi Erp”.

Il livello di morosità, comunque, resta piuttosto elevato e non è solo riconducibile alla povertà. “Molte persone non pagano, nonostante ci siano anche affitti calmierati – spiega Elena Burgassi, presidente di Siena Casa -. Il canone di Siena Casa è calcolato in base al reddito, a differenza del libero mercato, chi non ha nulla paga 40 euro. Non è quindi un problema che si può ricondurre solo a soglie di povertà molto basse. Chi è in condizioni di disagio si rivolge ai servizi sociali, ma ci sono anche situazioni incancrenite da anni. Non bisogna mai generalizzare, le posizioni vanno guardate una per una. La morosità contempla varie situazioni, c’è chi sta facendo un piano di rientro per esempio. Ogni singola posizione viene attentamente valutata, tenuto conto anche dei problemi familiari, non procediamo immediatamente allo sfratto, ma diamo più possibilità in base ai casi”.

Resta comunque una situazione grave che va monitorata. “Il diritto alla casa che viene calpestato quotidianamente – fa notare Quadri -. Sempre più spesso c’è una narrazione che mette in contrapposizione proprietari esasperati e inquilini disperati. Questo, oltre a colpevolizzare, fa distogliere lo sguardo dall’immobilismo istituzionale. La politica si deve assumere la responsabilità di ricostruire un welfare che sia capace di tutelare i più fragili”.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie