Il policlinico
Antonio Barretta, dg Scotte
Aria di cambiamenti all’ospedale le Scotte a seguito delle elezioni regionali e della formazione della nuova giunta guidata dal governatore Eugenio Giani. Antonio Barretta, direttore generale dell’azienda ospedaliera senese dal gennaio 2021, sembra essere in pole per prendere il comando della direzione sanitaria, welfare e coesione sociale, sotto la guida dell’assessore in pectore Monia Monni. Barretta, il cui nome era papabile anche per lo stesso assessorato alla sanità, prenderebbe il posto di Federico Gelli. Un’indiscrezione per ora non negata dall’azienda ospedaliera senese e che porterebbe ovviamente a una ridefinizione dei vertici del policlinico senese.
Il potenziale avvicendamento alla guida dell’azienda ospedaliera si inserisce in un momento tensivo che riguarda il nuovo contratto nazionale della sanità pubblica sottoscritto alla fine di ottobre, non firmato da Cgil e Uil e che prevede aumenti intorno al 6%. “A fronte – tuonano Fp Cgil e Uil Fpl Siena - di un aumento dei prezzi di oltre il 16%. A dispetto delle campagne di disinformazione portate avanti dal Governo con il ministro Schillaci in testa e dai sindacati firmatari solo poche decine di euro mensili (da 30 a 58) andranno ad incrementare le buste paga di quelli che una volta erano gli eroi della pandemia” è la critica delle sigle sindacali, che parlano di “un duro colpo per migliaia di infermiere, ostetriche, OSS, tecnici sanitari e della riabilitazione, amministrativi e tecnici, lavoratori del comparto sanità della provincia di Siena che con il loro impegno ed a fronte di carichi di lavoro insostenibili garantiscono il diritto alla salute dei cittadini di questo territorio”.
“Serve un contratto rispettoso del sistema sanitario” – aggiungono Sergio Lunghi e Luciano Fedeli di Uil Fpl Siena.
Ieri, nella stanza sindacale dell’ospedale, le sigle hanno trattato un altro importante tema, quello della carenza di organici: “È una questione vera e centrale – ha detto Cosimo Francini di Fp Cgil – c’è una carenza cronica e strutturale che rischia di far saltare il sistema. Manca personale in tutti i ruoli, servono assunzioni ed investimenti in un quadro in cui il finanziamento al SSN continua a decrescere”.
Cgil e Uil Siena hanno lanciato anche delle stoccate polemiche contro i firmatari del contratto, i quali, affermano, “si sono affrettati a chiedere alle aziende addirittura l'esclusione dalle trattative di Cgil e Uil, ree di avere una posizione critica sul CCNL, nonché la negazione delle prerogative sindacali ai nostri rappresentanti. Posizioni che non ci fanno paura e non ci faranno arretrare di un centimetro sulle nostre posizioni di difesa del salario e della dignità dei lavoratori della sanità”.
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