Domenica 23 Novembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Il patto

Argine a caporalato e infortuni, lavoratori stranieri più integrati: firmato protocollo

L’intesa è stata sottoscritta da Asl, Provincia, aziende e sindacati. Cardelli: “Solo l’integrazione favorisce la sicurezza”

Claudio Coli

22 Novembre 2025, 07:15

Patto lavoro

Lavoratori stranieri più integrati, firmato protocollo

Un protocollo d’intesa per favorire l’integrazione e la legalità dei lavoratori stranieri, diventati ormai risorsa fondamentale in molti settori economici del territorio: le prime due ditte che hanno deciso di aderire a questa sperimentazione, ovvero la Ferroli spa di Casole d’Elsa e la Agriarte srl di Monteriggioni.

Con questo patto, le aziende si assumono l’impegno a garantire la corretta integrazione lavorativa del dipendente, così da migliorarne anche il contesto sociale e di vita. Quindi buone pratiche, con approccio strategico e trasversale, per la formazione e la prevenzione sul tema incidenti del lavoro, corsi di lingua italiana, facilitazioni in ambito socio sanitario. Tutte iniziative volte a migliorare l’inserimento dei lavoratori e contrastare anche fenomeni come il caporalato e lo sfruttamento che danneggiano anche le aziende a livello di immagine.

“Il protocollo rappresenta un modello di integrazione socio/sanitario e ambientale del lavoratore in ottica One Health - dice il direttore della Prevenzione Asl Tse Giorgio Briganti – abbiamo posto le basi affinché questo approccio integrato di salute diventi elemento strutturale del nostro tessuto produttivo”.

“È possibile – aggiunge la direttrice del Dipartimento delle Professioni tecnico-sanitarie della riabilitazione e della prevenzione Asl Tse Daniela Cardelli - far diventare questi lavoratori cittadini della nostra società perché solo l'integrazione e la legalità possono permettere anche la sicurezza nei luoghi di lavoro”. “Un passo importante, che determina anche una certa sensibilità sul tema dell’accoglienza dei migranti”, commenta il sindaco di Casole Andrea Pieragnoli, cui fa eco il collega di Monteriggioni Andrea Frosini: “Un protocollo che è un valore aggiunto per le aziende perché un lavoratore integrato è sicuramente più efficiente”.

Soddisfatti i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil: “Come organizzazioni sindacali riteniamo fondamentale l’utilizzo di percorsi integrati per l’inserimento sociale anche delle popolazioni migranti utilizzando le loro competenze e potenzialità per rendere il mercato del lavoro sempre più inclusivo e proficuo”.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie