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Il processo

Noto contradaiolo morì a 49 anni, il giudice dispone una nuova perizia

A processo per colpa medica due professionisti delle Scotte

Claudio Coli

22 Novembre 2025, 10:06

tribunale di Siena

tribunale di Siena

Servirà una nuova perizia per districare la complessa vicenda processuale legata alla morte del 49enne senese Simone Corbelli, ex ristoratore e conducente di bus, contradaiolo del Nicchio, deceduto nel 2020.

L’uomo morì in una struttura sanitaria nella provincia di Arezzo, e a seguito di ciò i familiari, non convinti della bontà dell'iter medico, vollero vederci chiaro tanto che fu aperta un’inchiesta – condotta dal pm Niccolò Ludovici - per colpa medica in omicidio colposo che ha coinvolto due medici dell’ospedale le Scotte, dove il 49enne fece ingresso in un primo momento a seguito di emorragia cerebrale. A processo ci sono oggi un neurologo che lo vide per primo e un altro medico del pronto soccorso. Nell’udienza di ieri sono stati sentiti gli ultimi due consulenti della difesa, dopodichè il giudice Solivetti Flacchi ha disposto una ulteriore perizia che sarà affidata a dicembre, i cui esiti arriveranno verso marzo. Verso la primavera è attesa la conclusione del processo, dove sono parti civili la mamma e la sorella del defunto e anche l’ex compagna, rappresentati dall’avvocato Alessandro Bonasera. A difendere i medici sono gli avvocati Vincenzo Bonomei e Riccardo Lottini del foro di Grosseto.

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