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Cronaca

Delitto di Garlasco, da Lovati a Cataliotti: i cambiamenti nella strategia difensiva di Andrea Sempio

Il nuovo legale sulla famosa impronta 33: "Per noi non è di Andrea"

Gennaro Groppa

23 Novembre 2025, 17:25

Andrea Sempio e Liborio Cataliotti

Andrea Sempio e Liborio Cataliotti

È indubbio che nelle ultime settimane si sia modificata la linea difensiva di Andrea Sempio con il cambiamento del legale, e il passaggio da Massimo Lovati a Liborio Cataliotti. Non si parla più ad esempio, come aveva fatto Lovati, di sicari che potrebbero avere ucciso Chiara Poggi la mattina del 13 agosto 2007. Una tesi, questa, che Lovati aveva sostenuto in più circostanze, parlando di possibili e presunti collegamenti con fatti che sarebbero avvenuti al santuario delle Bozzole. Ora la difesa di Andrea Sempio ha cambiato strada e direzione. E lo stesso Sempio, intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta, ha dichiarato: “Chi ha ucciso Chiara Poggi? Al momento le sentenze dicono che a ucciderla sia stato Alberto Stasi”. E d’altronde è proprio Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara Poggi, a essere stato condannato dalla Cassazione a 16 anni di reclusione per l’omicidio.

Cambiamenti nella strategia difensiva sono evidenti anche dalle parole del legale Cataliotti e nei suoi vari interventi televisivi e mediatici: “Oggi – ha dichiarato Cataliotti – ci stiamo concentrando sulle immagini che sono state fatte della scena del crimine nel 2007, quindi immediatamente dopo il delitto, dagli inquirenti, oltre che sulla ricostruzione della dinamica dell’omicidio. Noi agiremo sulla base del nostro punto di vista e, in parallelo, rispetto a quella che faranno i Ris di Cagliari”. Poi, sulla famosa impronta 33 trovata nella villetta di via Pascoli a Garlasco: “Ne abbiamo parlato stamattina, per noi non è di Andrea”.

Mentre lo staff difensivo non commenta le indiscrezioni che escono relativamente ai vari esami dell’incidente probatorio, la cui chiusura è prevista per il prossimo 18 dicembre.

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