Il ricordo
L'omaggio di Paolo Fresu al funerale di Ornella Vanoni
Milano ha dato l’ultimo commosso saluto a Ornella Vanoni, scomparsa all’età di 91 anni, con una cerimonia che ha rispettato ogni dettaglio voluto dalla grande artista. La camera ardente è stata allestita al Piccolo Teatro Grassi, luogo simbolico della cultura milanese, dove fan e amici hanno potuto rendere omaggio alla cantante. Il funerale, celebrato nella chiesa di San Marco, ha ripercorso la vita di una donna che con ironia e forza aveva già deciso come avrebbe voluto essere ricordata. Il trombettista Paolo Fresu ha suonato in chiesa “L’appuntamento” e ha chiuso con “Senza fine”, grandi successi della cantante.

"Ti benedico e ti ringrazio o Padre del cielo e della terra perché ci hai dato Ornella" così Don Luigi Garbini ha espresso la gratitudine di tutti i presenti ai funerali. "Se pensiamo infatti a quello che rappresentano le canzoni per la nostra esistenza, non musica soltanto ma, come lei ha detto, parole sulle note, scopriamo che in quelle parole sulle note ci siamo tutti. L'universale diventa singolare e viceversa - ha proseguito l'omelia - le canzoni diventano veri e propri ritornelli della vita, 'momenti di essere' per dirla con Virginia Woolf - o viceversa irruzioni insopportabili, non più ascoltabili perché legati a momenti a volte cruciali e troppo densi della nostra vita. Le canzoni sono come dei lumini, quelli che mettiamo nei nostri altari che sono lì a muovere la loro fiammella, continuando a rappresentarci anche quando noi non ci siamo".

Ornella Vanoni, che nel 2023 aveva raccontato con leggerezza e sincera ironia i dettagli del suo addio a Fabio Fazio in “Che tempo che fa”, aveva scelto un abito di Dior per l’occasione e una bara semplice: “Adesso scelgo il vestito, la bara deve costare poco perché devo essere bruciata”, aveva detto con quella leggerezza che la contraddistingueva. La musica scelta per il funerale è stata quella di Paolo Fresu, un omaggio al legame profondo con la musica d’autore.

Tra i presenti, l’apprezzamento per una donna che ha vissuto intensamente la sua vita e ha affrontato la morte con naturalezza è stato unanime. L’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, ha ricordato come Ornella abbia sempre voluto lasciare un segno anche nella città, esprimendo il desiderio che fosse istituita a Milano “un’aiuola in suo onore, ma da curare da viva, perché ‘danno tutto da morti, lo facessero da vivi uno è anche più contento’.
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