Salute
Cristina Lenzi
Una svolta storica scuote il mondo della salute femminile. Il 10 novembre scorso la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha rimosso la Black box warning dai foglietti illustrativi della terapia ormonale sostitutiva (Tos). Una decisione che, dopo 20 anni, abbatte quello che molte specialiste definivano “un muro della paura”, un avvertimento percepito come una condanna, che richiamava rischi sproporzionati e ormai ridimensionati dalla ricerca scientifica più aggiornata. La scelta dell’agenzia americana sancisce che, per la maggior parte delle donne sane, i benefici della cura (dalle vampate all’insonnia, fino alla protezione della densità ossea) superano nettamente i pericoli.
La notizia corre in tutto il mondo, ma non è una sorpresa nel Senese, dove l’attenzione al tema è viva da anni grazie a professioniste come Cristina Lenzi (nella foto), direttrice di Medyca, una vera pioniera della divulgazione corretta e nell’accompagnamento delle donne in questa fase delicata della vita. “È una vittoria del buon senso - commenta con emozione. - Spiego da tempo che la menopausa non va sopportata in silenzio. Se la tiroide non funziona, prendiamo un farmaco; se la pressione sale, interveniamo. Ma quando le ovaie invecchiano, ci è stato detto troppo a lungo che dovevamo solo adeguarci. Finalmente, dopo 25 anni, si mette la parola fine a una paura ingiustificata sugli ormoni sintetici”.
Una missione che vede la dottoressa in prima fila: “Noi di Medyca siamo specializzati in terapie con ormoni bioidentici, che ci permettono percorsi personalizzati, rispettosi del corpo di ogni paziente. L’etichetta nera era un ostacolo psicologico enorme. Sapere che anche le istituzioni riconoscono la sicurezza della Tos, se ben prescritta, conferma che la strada intrapresa è quella giusta”. Con oltre mille soggetti seguiti, Lenzi sta ora ultimando documenti scientifici destinati alla pubblicazione, con l’obiettivo di approfondire e diffondere i benefici degli ormoni bioidentici non solo nella gestione della menopausa, ma anche nella protezione di cuore, ossa e cervello. Una notizia, dunque, che dà nuovo slancio alla medicina del territorio e che restituisce alle donne senesi, e non solo, la possibilità di affrontare questa fase senza più il peso dei vecchi pregiudizi.
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