La giornata
Vittoria Doretti, responsabile della rete regionale del Codice rosa
“Non si può più parlare di emergenza, la violenza è ormai un fatto connaturato, un processo culturale, non servono solo correttivi nell’immediatezza ma interventi strutturati”. Sono le parole in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, della dottoressa Vittoria Doretti, responsabile della rete regionale toscana del Codice Rosa, ovvero quello speciale percorso di accesso al pronto soccorso dedicato alle vittime di violenze ed abusi, in particolare donne e bambini ma anche vittime di crimini d’odio.
Un lavoro lungimirante nato nel 2010 nell’Asl di Grosseto e diventato nel 2011 regionale, che non si ferma mai e deve fare fronte alle sempre nuove forme di violenza che si manifestano. “Stiamo affrontando sempre nuove situazioni che vengono alla luce, come i crimini di odio e le discriminazioni multiple, vediamo dei picchi nelle fasce adolescenziali - spiega la dottoressa Doretti - ci sono sempre nuove forme di violenza, anche sul digitale, e c’è crescente attenzione sulle donne anziane e con disabilità. Importante - ricorda - è stato l’accordo fatto a luglio, un unicum a livello di rete regionale, con le Procure per la revisione delle nuove leggi, un patto che descrive il perimetro delle operazioni e dà la possibilità di muoversi concretamente”.
“Si deve fare sempre di più - ammonisce - in modo attento, con la formazione e l’analisi delle difficoltà. Cosa dico alle donne? Abbattete il muro della solitudine, andate nei pronto soccorso, dalle forze dell’ordine, non restate sole”.
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