Mercoledì 26 Novembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

La cerimonia

Università di Siena, inaugurato il 785° anno accademico: protagonista il Premio Nobel Giorgio Parisi

Il professore ha tenuto una Lectio dal titolo “Intelligenza Artificiale, ricerca e applicazioni”

Caterina Iannaci

26 Novembre 2025, 18:35

Parisi e Di Pietra

Il Nobel Parisi e il rettore Di Pietra

L’Università di Siena ha inaugurato il 785° anno accademico, mercoledì 26 novembre 2025 nell’Aula Magna del Rettorato, con una cerimonia attesa e molto partecipata nel cui ambito è intervenuto il Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, che ha tenuto una Lectio dal titolo “Intelligenza Artificiale, ricerca e applicazioni”.

Dopo il Corteo accademico e il saluto dei Goliardi senesi, la cerimonia è stata aperta dalla Relazione del Rettore Roberto Di Pietra su “Cosa sono e fanno le Università? Come contemperare identità e cambiamento”. Al centro della sua analisi la necessità di (ri)definire cosa sono oggi le Università. “Visto che le Università sono istituzioni che esistono (o forse resistono) da tanto tempo - ha detto il Rettore - proprio in questo tempo occorre dirsi cosa sono le Università e cosa fanno. Proprio ora occorre una definizione aggiornata di quello che sono le Università nel ventunesimo secolo”. L’approdo deve essere una formulazione chiara e condivisa, che riguardi tanto il livello nazionale che quello dell’Unione Europea: “la prospettiva futura delle Università deve ‘immaginare’ un futuro pieno di incognite e di ostacoli da superare attraverso una capacità che è quella di reinventarsi mantenendo la loro identità. Le Università devono essere, allo stesso tempo, resistenti e mutevoli”. Partendo dall’esigenza di costruire un futuro a medio e lungo termine strettamente legato al passato, il professor Di Pietra ha indicato tre passaggi chiave per lo sviluppo dell’Ateneo senese: riprogettare la struttura dipartimentale, definire una nuova e diversa struttura organizzativa incentrata sui “processi”, ridefinire, razionalizzare e coordinare l’offerta formativa.

Nel suo intervento, il Rettore ha anche presentato il progetto “Venti, Quaranta, Ottocento”, che intende avviare le celebrazioni in vista del 2040, anno in cui l’Università di Siena compirà 800 anni dalla sua fondazione. In questo ambito è stato chiesto a persone illustri che hanno “intersecato” il loro percorso con quello di Unisi, di scrivere un testo di massimo 800 righe su come saranno l’Ateneo e le Università in Italia e nel mondo nel 2040 e un testo più breve per anticipare la visione immaginifica del 2140, quando l’Università di Siena compirà 900 anni. I contributi “degli scrittori e delle scrittrici per il futuro” resteranno inediti e segreti, all’interno di una “capsula del tempo”, per essere scoperti solo in occasione dei due anniversari. I testi destinati a essere aperti nel 2140 saranno inoltre murati in una delle nicchie del cortile del Rettorato con una targa commemorativa, diventando così, come ha ricordato il Rettore Di Pietra, “la prima che invece di riferirsi a un anno del passato indicherà un anno del lontano futuro”.

Dopo il Rettore sono intervenuti il Vice-President della cinese Nantong University, Mingming JI, che ha sottolineato l’importanza del recente progetto di cooperazione didattica del Siena Future Biotech Institute, la rappresentante del Consiglio studentesco, Elisa Marretti, e la rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Daniela Orsi.

Il professor Massimiliano Guderzo, del Dipartimento di Scienze politiche e internazionali, ha quindi tenuto la Prolusione dal titolo "Dal multilateralismo al mondo unito: etica della responsabilità per una nuova cittadinanza cosmopolita”. Nell’attuale sconfortante scenario in cui i valori in cui crediamo sono calpestati ovunque, dall’Europa all’Asia, dall’Africa alle Americhe, il docente di Storia delle relazioni internazionali ha voluto evidenziare che ognuno di noi è chiamato alla responsabilità. “Il mondo è già unito - ha detto - Lo vedono bene dall’alto, privo di confini, gli inquilini fluttuanti della Stazione spaziale internazionale, che ci ronza attorno paziente e operosa dal 2000. Dobbiamo aiutarlo a riscoprirsi così, per gradi, avanzando per compromessi coraggiosi e multilaterali verso l’unità politica interna ai continenti, tappa intermedia, e poi andando oltre, costruendo l’identità cosmopolita nella casa comune mondiale mentre correggiamo il cambiamento climatico e riapprendiamo l’uso lungimirante delle risorse”.

Il Premio Nobel Giorgio Parisi è intervenuto con una Lectio sull’Intelligenza Artificiale, in cui ha riepilogato i risultati ottenuti dalla ricerca sulle reti neurali multistrato e sulle sue applicazioni. La cerimonia è stata chiusa dal Coro dell’Ateneo, diretto dalla professoressa Elisabetta Miraldi, che ha intonato alcuni brani del proprio repertorio.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie