Il caso
L'ad di Mps Lovaglio
I contorni della vicenda sono ancora lontani dall’essere chiari. Gli inquirenti si muovono passo dopo passo senza tralasciare nulla al caso, come impone un’indagine complessa come quella della scalata a Mediobanca da parte Mps e i profili dei protagonisti oggetto dell’avviso di garanzia. Chi invece non dovrebbe finire sotto la lente della procura di Milano è il Ministero dell’Economia.
Da quanto emerge, gli accertamenti non dovrebbero riguardare né il dicastero di via XX settembre né il presunto sms che l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, facendo riferimento a Giancarlo Giorgetti, afferma di sapere che il “Ministro ha scritto” al ceo di BlackRock dopo un voto contrario del fondo americano.
I pm Giovanni Polizzi e Luca Gaglio, coordinati dall’aggiunto Roberto Pellicano e dal Procuratore Marcello Viola, hanno inoltrato qualche giorno prima delle perquisizioni di giovedì delle relazioni esplicative delle attività sia alla Consob che alla Banca Centrale Europea, le due principali authority di cui secondo l’impostazione accusatoria sarebbe stata ostacolata l’attività di vigilanza occultando quello che negli atti viene definito come il “progetto di acquisizione del controllo di Mediobanca, articolato e prolungato nel tempo” avvenuto in “palese violazione delle norme del Testo unico della finanza” e di altre leggi che tutelano la “correttezza delle operazioni del mercato finanziario”.
Tuttavia da Bruxelles non sono arrivati commenti sulla vicenda. “In linea di principio non commentiamo su investigazioni giudiziarie in corso nei paesi, più generalmente possiamo ricordare che sulla decisione comunitaria sull'aiuto di stato a Mps del 2022, in seguito alla cessione della maggior parte della partecipazione italiana in Mps, questa non è più vincolata dal suo impegno ad astenersi da acquisizioni - ha dichiarato una portavoce della Comunità europea -. Ciò significa che e' in grado di intraprendere qualsiasi azione aziendale ritenga appropriata per perseguire i propri interessi commerciali”.
Il rappresentante comunitario ha quindi aggiunto: “L’ultima cosa che posso dire è che, dal punto di vista del controllo delle concentrazioni, l’acquisizione di Mediobanca da parte di Mps non è stata notificata alla Commissione in quanto non ha raggiunto le soglie Ue. E' stata esaminata dall’Autorità nazionale garante della concorrenza e del mercato italiana che l’ha approvata nel luglio 2025”.
Riguardo la responsabilità giuridica di Mps, da quanto si apprende “l’istituto non è indagato in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti”, in quanto la scalata non è avvenuta “nell’interesse della banca stessa”. Per chi indaga invece Lovaglio avrebbe agito invece come “facilitatore” dell’operazione.
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