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Il caso

Condanna di 9 anni per il "guru" dei corsi energetici. I legali: "Sentenza sorprendente e inattesa"

Il Tribunale di Siena va oltre la richiesta della Procura e commina la pena per le violenze sessuali e i maltrattamenti

Claudio Coli

05 Dicembre 2025, 05:34

tribunale di Siena

tribunale di Siena

Nove anni di condanna in primo grado, con le accuse di violenza sessuale e maltrattamenti, per Andrea Paolini, il 51enne presunto “guru” dei corsi energetici di Montepulciano. Si è chiuso così il primo capitolo processuale di una delle vicende che più hanno creato scalpore nella cronaca locale degli ultimi tempi, al termine di un procedimento a porte chiuse durato due anni. La condanna è stata emessa ieri dal collegio guidato dal presidente Fabio Frangini al termine di una breve camera di consiglio: il tribunale ha riconosciuto colpevole Paolini di più capi di imputazione legati alle riferite violenze sessuali, alcuni dei quali sono stati assorbiti nell’altro reato contestato, quello dei maltrattamenti. Mentre è giunta l’assoluzione per le accuse di esercizio abusivo della professione di psicologo e psicoterapeuta. I giudici hanno inflitto anche le pene accessorie di rito disponendo le provvisionali del risarcimento, danno da quantificare poi in sede civile, con cifre a vario titolo dai sette ai diecimila euro per le parti civili costituitesi.

La pena inflitta ha superato la richiesta che era stata avanzata in aula dalla pm Silvia Benetti, che era di sei anni e dieci mesi. Come si ricorderà, Paolini – al momento dei fatti alla guida dell’associazione finita nel mirino dei pm, la Nautilus Xenolid - era stato arrestato dalle Squadre mobili della polizia di Siena e Firenze nell’agosto 2020, e nel 2022 poi rinviato a giudizio. In un primo momento era stato accusato di aver creato una sorta di setta con tanto di adepti, da qui la grave accusa di riduzione in schiavitù, decaduta però al termine delle indagini preliminari.

Secondo le accuse formulate dagli inquirenti infatti l'uomo aveva tenuto dei corsi energetici, imprimendo ai partecipanti (che mostravano vulnerabilità in ambito sentimentale o familiare), con l’utilizzo di sedicenti teorie energetiche, forte condizionamento e sudditanza: da qui, stando anche alle testimonianze di chi aveva seguito i corsi, erano emersi vari episodi legati ad atti sessuali – di cui alcuni indotti - vissuti dalle vittime come una sorta di "liberazione" dai blocchi mentali e dai pregiudizi. Un impianto accusatorio accolto dal tribunale, che aveva già stralciato la posizione dell’altra indagata, ovvero l'ex compagna e collaboratrice di Paolini nell'associazione, condannata nel 2022 col rito abbreviato a due anni per maltrattamento ed esercizio abusivo della professione medica, venendo invece assolta dalla contestazione di violenza sessuale.

Il verdetto del tribunale ha deluso gli avvocati difensori dell’imputato, Luigi Paganelli e Michele Vaira, che si sono spesi a lungo nel corso dell’istruttoria e della discussione, producendo una mole di documentazione, anche di tipo video, per cercare di smontare l’impalcatura accusatoria e provare l’insussistenza degli addebiti (a loro avviso il cliente non avrebbe nemmeno partecipato ad alcuni episodi) nonché l’incongruenza di alcune versioni dei fatti prospettate dalle parti offese, fra cui figuravano medici e professionisti. “Una sentenza inattesa e sorprendente – commenta l’avvocato Luigi Paganelli – posso solo aspettare di leggere le motivazioni”. Il ragionamento seguito dal collegio per determinare la pena sarà depositato entro 90 giorni: dopodiché i due legali proporranno, come già annunciato, ricorso in Appello, dove proseguirà l’analisi di una vicenda assai complessa e delicata.

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