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Insulti sessisti all'arbitra, la presidente del Montallese: "Episodio inaccettabile"

Alessia Nigi, massimo dirigente della società chiusina: "Fatto molto grave, prenderemo provvedimenti"

Gennaro Groppa

13 Dicembre 2025, 06:49

Insulti sessisti all'arbitra, la presidente del Montallese: "Episodio inaccettabile"

E’ decisamente amareggiata Alessia Nigi, presidente del Montallese, squadra di calcio che milita in Terza categoria. Domenica, nella partita giocata contro la Tuscar, un calciatore della squadra chiusina è stato espulso. Poi è arrivata una lunga squalifica, fino alla fine di marzo. La motivazione nel referto arbitrale: insulti sessisti rivolti all’arbitra della partita. “Dopo la notifica del provvedimento di espulsione comminata a un proprio compagno di squadra - si legge infatti nel referto arbitrale, - si avvicinava al direttore di gara, dapprima offendendolo e quindi, una volta espulso, proferiva all’indirizzo del medesimo un insulto volgare per motivi di sesso”.

Il caso ha ovviamente fatto rumore e ha destato scalpore. Il Montallese ha tra l’altro anche una presidente donna. Che è rimasta molto colpita e turbata da quanto è avvenuto. “Non faremo ricorso contro la squalifica - commenta Alessia Nigi, massimo dirigente del Montallese. - E’ accaduto un fatto grave, ancora di più in un periodo come l’attuale, nel quale le tematiche di genere sono ogni giorno al centro dell’attenzione. Quanto è avvenuto è a mio avviso inaccettabile. Non ci sono alibi o scusanti che possano giustificare un simile atteggiamento”.

I fatti. Domenica si stava giocando la partita tra Montallese e Tuscar. Ad arbitrarla una giovane arbitra di Siena, di appena 17 anni. Tensione in campo, e il direttore di gara mostra il cartellino rosso a un calciatore del Montallese. E qui avviene il fattaccio: un altro calciatore del Montallese si avvicina al direttore di gara e protesta, e anche lui viene espulso. Il calciatore a questo punto rivolge un insulto sessista all’arbitra, da qui la sua squalifica fino alla fine di marzo.

Così la presidente Alessia Nigi: “Ci dissociamo come associazione da quello che è successo - sono le sue parole. - Io sono presidente della squadra da due anni e mezzo, e mai prima era avvenuto qualcosa di simile. Posso garantire che non ricapiterà. Prenderemo provvedimenti per questo episodio che niente ha a che vedere con i valori che abbiamo al Montallese”.

Nigi vuole dimostrare e testimoniare la bontà del progetto, che viene ora macchiato da questo episodio: “Facciamo tanta fatica per portare avanti la società ed episodi di questo tipo non possono che scoraggiare e demoralizzare - afferma la massima dirigente. - Il nostro obiettivo è quello di fare associazionismo a Montallese, è facile capire che non ha senso poi andare a parlare di atti inqualificabili come quello che è avvenuto in campo. Questo non è il clima che si respira ogni giorno a Montallese”.

La società, quindi, prenderà provvedimenti e non presenterà ricorso contro la squalifica. “So che il calciatore si è scusato per le parole che ha pronunciato - conclude la presidente Nigi. - Ma questo non basta. Posso capire il nervosismo che può esserci in campo, ma non accetto episodi di questo tipo. Sono molto dispiaciuta e amareggiata”.

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