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Il caso

Rapina con la pistola giocattolo: "Dacci tutto quel che hai o muori". Due giovani condannati a 4 anni e 8 mesi

Vittima nel 2024 uno studente belga in auto fuori da una discoteca: l'arma puntata alla tempia per sfilargli un orologio da 2mila euro. I due erano recidivi

Claudio Coli

17 Dicembre 2025, 06:15

tribunale di Siena

tribunale di Siena

Rapinarono uno studente belga puntandogli alla tempia una pistola giocattolo, per sottrargli un orologio da 2mila euro e 60 euro contanti: il Tribunale di Siena ha condannato a 4 anni e 8 mesi due giovani senesi, di 18 e 21 anni, recidivi e protagonisti di un colpo avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 novembre 2024, per cui scattarono le manette e la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Secondo la ricostruzione investigativa, i due – insieme a un terzo complice al momento ancora non identificato – avevano dato un passaggio, fuori da una discoteca, a uno studente belga, ma una volta all’interno dell’auto di uno degli accusati, gli avrebbero puntato alla testa una pistola Beretta, risultata poi finta. In lingua inglese sarebbero state proferite alla vittima pesanti minacce "o ci dai tutto quello che hai o muori", e in rapida successione l’altro complice gli avrebbe strappato dal polso l’orologio di valore, incitando il compare "sparagli, sparagli", sono le frasi riportate al capo di imputazione. Per fortuna la rapina è avvenuta senza atti violenti, con lo studente che è riuscito però, nel fuggire, a registrare un video all’interno dell’auto, come riferito dalla Squadra Mobile che ha eseguito le indagini, dopo la denuncia. Un filmato risultato prezioso (decisivo il dettaglio legato a un ciondolo) al pari di quelli estrapolati delle telecamere di sorveglianza: i video infatti hanno permesso di identificare l’auto e i suoi occupanti. Durante le perquisizioni, è stato infine trovato l’orologio rubato e la custodia della pistola giocattolo utilizzata.

Ieri al piano terra del Tribunale di Siena è stato discusso il rito abbreviato davanti al giudice Andrea Grandinetti, che ha accolto la richiesta di pena formulata dal pm Serena Menicucci. Le motivazioni, attese entro i prossimi 15 giorni, saranno valutate dalla difesa dei due, in capo all’avvocato Alessandro Betti. Gli imputati avevano già subito, a fine ottobre, un’altra condanna col rito abbreviato, da 4 anni e 4 mesi, sempre per rapina: dopo aver avvicinato un giovane presso la stazione ferroviaria, armati di coltello, gli sfilarono carta di identità e bancomat, ordinandogli la consegna di 300 euro: "Se non lo fai veniamo sotto casa tua e ti spariamo alle gambe, sappiamo dove abiti" è quanto gli avrebbero detto. Subito dopo la fuga dei due verso il centro commerciale Porta Siena e la denuncia del rapinato alla Polizia Ferroviaria, ad aiutare gli inquirenti i filmati furono nuovamente le telecamere di videosorveglianza che ripresero la scena.

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