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La decisione

Impianto a biogas nella Piana di Rosia, il Tar conferma il no del Comune di Sovicille

Respinto il ricorso contro il diniego di realizzazione. Gugliotti: “Questa pronuncia rafforza il nostro impegno per uno sviluppo sostenibile della Val di Merse"

Caterina Iannaci

23 Dicembre 2025, 12:22

Gugliotti

Giuseppe Gugliotti

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Seconda) ha respinto il ricorso della società Tenute del Montefeltro confermando la legittimità della determinazione comunale che aveva concluso negativamente la Conferenza di Servizi, archiviato il procedimento di Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) e diffidato la società dall’effettuazione dei lavori per la realizzazione di un impianto di produzione di biogas da 500 Standard Metri cubi all’ora nella piana di Rosia. È quanto si legge nel dispositivo pubblicato il 22 dicembre 2025, relativo al ricorso presentato dalla Tenute del Montefeltro Società Agricola S.S. contro la determinazione n. 41 del 10 gennaio 2025 del Responsabile del Settore Tecnico Edilizia – Urbanistica del Comune di Sovicille.

Il procedimento riguardava il progetto di installazione di un impianto per la produzione di biometano, per il quale il Comune - con determina nr. 41 del 2025 - aveva concluso negativamente la Conferenza dei Servizi e archiviato la Procedura Autorizzativa Semplificata a motivo di pesanti carenze progettuali in relazione, in particolare, alle caratteristiche dimensionali e costruttive dell’impianto, alla conformità agli strumenti urbanistici comunali e alla compatibilità idraulica con il delicato reticolo idrografico dell’area. Il TAR ha ritenuto legittimi i provvedimenti comunali, respingendo integralmente il ricorso.

"Accogliamo con soddisfazione la sentenza del TAR Toscana che conferma l’assoluta legittimità delle decisioni dei nostri Uffici – sottolinea il Sindaco Giuseppe GugliottiCome amministrazione, abbiamo sempre agito per tutelare l'ambiente, il paesaggio e la salute dei cittadini, in conformità con le normative urbanistiche e ambientali. Lo abbiamo detto più volte: siamo favorevoli alla transizione energetica, purché questa rispetti il contesto in cui si inserisce, risponda davvero al fabbisogno energetico del territorio e non ignori le istanze della comunità. Questa pronuncia del giudice amministrativo, che non si limita a valutare solo la correttezza degli iter procedurali ma entra anche al merito delle progettualità presentate, rafforza il nostro impegno per uno sviluppo sostenibile teso a bilanciare esigenze produttive e protezione del patrimonio naturale. Continueremo a vigilare e a coinvolgere amministratori e cittadinanza in un dialogo trasparente su temi cruciali per il nostro territorio. Ringrazio di cuore il nostro Ufficio Tecnico Urbanistica-Paesaggistica, il SUAP dell’unione dei Comuni della Val di Merse e l’avvocato Piochi che con un solido lavoro di squadra hanno gestito ogni fase di questo complesso procedimento con competenza e equilibrio".

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