L'iniziativa
Il carcere di Santo Spirito
Termina con un bilancio ampiamente positivo il 2025 di “Ne vale la pena”, il progetto finalizzato al reinserimento dei detenuti nel mondo lavorativo al termine della pena carceraria, frutto di una convenzione fra Comune di Siena, Ministero della Giustizia e Casa circondariale di Santo Spirito. L’iniziativa, che ha una durata triennale e che per il 2025 prevedeva sei obiettivi, ha coinvolto alcune persone scelte dalla Casa circondariale di Siena in attività extra murarie di pubblica utilità.
Nell’anno che sta per concludersi gli interventi, individuati dall’amministrazione comunale e approvati dalla Casa circondariale, hanno riguardato il risanamento di alcune aree dei magazzini comunali di Cerchiaia, la bonifica di una microdiscarica a San Miniato e di una microdiscarica all’Acquacalda, l’ausilio all’attività del servizio Aree verdi del Comune di Siena, il supporto a Sei Toscana nelle attività di pulizia durante il Mercato nel Campo e la riorganizzazione e valorizzazione di parte del patrimonio librario della Biblioteca comunale degli Intronati. Nelle attività, coordinate dal dirigente della direzione Opere pubbliche ed opere Pnrr, Manutenzioni del Comune di Siena, Paolo Ceccotti, sono stati coinvolti i servizi comunali Prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro, Ambiente, Manutenzioni, Strade, Aree verdi, Biblioteca comunale e Archivio storico, Gestione previdenziale del personale. È adesso in fase di progettazione l’annualità 2026, con alcune linee già definite in merito ai nuovi obiettivi da individuare.
“‘Ne vale la pena’ mette al centro le persone e la comunità – evidenzia il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio – e dai riscontri di questo primo anno risulta evidente come lavoro, impegno e collaborazione possano generare risultati concreti, offrendo a chi è coinvolto l’opportunità di sentirsi parte attiva della città. È un esempio di come le istituzioni possano sostenere percorsi di responsabilità, fiducia e inclusione, con benefici per tutta la comunità”.
“Il bilancio di questo primo anno di ‘Ne vale la pena’ – sottolinea l’assessore ai servizi sociali del Comune di Siena, Micaela Papi – è molto positivo, soprattutto per il valore umano che ha saputo esprimere. Le attività, anche quando hanno richiesto un impegno fisico importante, sono state affrontate con serietà, rispetto delle regole e grande senso di responsabilità. La valutazione complessiva dell’esperienza ci restituisce un quadro incoraggiante, fatto di partecipazione e collaborazione, che rafforza la convinzione di proseguire su questa strada anche nel 2026, migliorando ulteriormente le attività e offrendo nuove opportunità di reinserimento e inclusione”.
“Questo progetto – dichiara il Garante dei detenuti del Comune di Siena, Stefano Longo – ha rappresentato per le persone coinvolte un’occasione concreta per rimettersi in relazione con la città e con il lavoro, in un clima di fiducia e rispetto reciproco. I detenuti hanno partecipato con impegno e senso di responsabilità, affrontando anche attività faticose. È stato un percorso che ha fatto emergere il lato umano del reinserimento, fatto di impegno quotidiano e percorsi di risocializzazione. Pieno sostegno alla continuità di questa esperienza, per migliorarla e rafforzarla, offrendo nuove opportunità e confermando che vale davvero la pena investire su percorsi come questo”.
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