Il caso
Il palazzo di giustizia di Siena
Un’assoluzione e un fascicolo che torna al pubblico ministero per questioni tecniche. Si è concluso così ieri davanti al gup Andrea Grandinetti il procedimento riguardante una rapina avvenuta nel marzo 2024 a Siena e che vedeva sotto accusa due 20enni di origine straniera, che dopo aver sottratto con violenza una carta di credito, l’avrebbero poi utilizzata indebitamente, minacciando la vittima di non farsi più vedere per strada.
Nello specifico, secondo le accuse i due “maranza” – insieme a un terzo minore per cui ha proceduto la Procura minorile - avrebbero spinto a terra da dietro con violenza la vittima per rubargli la carta di credito e denaro contante, circa 60 euro, tenendolo bloccato a terra, provocandogli anche delle lesioni con cinque giorni di prognosi. Oltre all’aggressione, si contestava l’utilizzo della carta di credito per acquistare pacchetti di sigarette e altri beni presso un bar. Dopo la denuncia e relativa indagine, il fatto è arrivato davanti al giudice: la Procura aveva chiesto 3 anni di pena e 1200 euro di risarcimento ma alla fine uno degli accusati è stato assolto dal momento che non è stata raggiunta la prova, mentre per l’altro è stata sollevata una questione e il fascicolo è tornato nelle mani del pubblico ministero. A difendere entrambi i ragazzi in aula c’era l’avvocato Alessandro Betti.
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