Siena
Fabio Giomi dovrà essere reintegrato al lavoro. È questa la sentenza del Giudice del lavoro, Delio Cammarosano, che ha espresso pochi minuti fa la propria decisione. E’ stata un’udienza molto lunga quella che si è tenuta nella giornata odierna nella sezione civile del Tribunale di Siena, in via Camollia. Il giudice Cammarosano ha analizzato in maniera precisa e puntuale l’intera vicenda, che ha destato scalpore ed è divenuta un caso nazionale: il cassiere 62enne Fabio Giomi era stato licenziato dalla Pam dove essere stato sottoposto al cosiddetto “test del carrello”, non superato in quanto Giomi non si era accorto della simulazione di un furto che era stata messa in atto proprio durante il test.
Ne sono seguite settimane di proteste e di polemiche, con i sindacati in prima fila per chiedere all’azienda un ripensamento e un passo indietro rispetto alla decisione presa. Al centro dell’attenzione anche il “test del carrello”, con la Cgil che a più riprese ha chiesto lo stop a questa tipologia di verifica. Questa mattina circa duecento persone hanno preso parte al presidio indetto dalla Cgil davanti al Tribunale civile, in via Camollia: la manifestazione era stata voluta in sostegno al cassiere Fabio Giomi.
Oggi pomeriggio è arrivata la sentenza del Giudice del lavoro, Delio Cammarosano: la Pam dovrà reintegrare il cassiere che era stato licenziato.
“Sono molto soddisfatto per l'esito della causa. Dalla lettura del dispositivo si comprende perchè il Giudice Dott. Cammarosano abbia accolto la domanda considerando il licenziamento del cassiere Giomi discriminatorio per motivi di età. Aspettiamo però la motivazione della sentenza. Questo provvedimento riabilita un lavoratore scartato a fine carriera dal suo datore di lavoro e getta un’ombra pesante sulla legittimità del famigerato ‘test carrello’ introdotto da Pam per punire lavoratori non più graditi” .- dichiara l’avvocato Andrea Stramaccia.
“Siamo immensamente soddisfatti e contenti, - afferma il Segretario provinciale della FILCAMS CGIL Siena Mariano Di Gioia - la sentenza emessa oggi dal Giudice del Tribunale di Siena dimostra come l’umanità e la dignità di un lavoratore possano essere da esempio per tutti e come la lotta sindacale porti dei risultati tangibili di giustizia ed equità sociale. Giomi è un esempio per tutte le maestranze e per tutti noi, che crediamo in un mondo del lavoro più giusto e più equo dove i più fragili non devono abbassare la testa ma reagire alle ingiustizie ed ai soprusi dei più forti. Mettiamo un principio in atto, nessuna catena commerciale di questo Paese può usare il test del carrello per licenziare lavoratori scomodi o vecchi. Ringrazio quindi il lavoratore che ha creduto nella nostra azione sindacale, il Prefetto di Siena che ha provato a mediare tra le parti prima di arrivare in Tribunale e naturalmente l’avvocato Stramaccia del Foro di Firenze e legale della CGIL di Siena.”.
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