castiglione d'orcia
La protagonista originaria di Gallina
Modella, attrice di spot pubblicitari, piccoli ruoli in serie tv italiane, consulente di immagine, presentatrice di eventi e concorsi e molto altro nel settore fashion e comunicazione, Cristina Rotellini, originaria di un piccolo borgo della Val d’Orcia, la frazione di Gallina nel comune di Castiglione d’Orcia, è apparsa sul grande schermo, tra i protagonisti del film “Paura dell’alba” del regista Enrico Masi.
E ieri era presente a Bologna, al cinema Modernissimo, alla presentazione della pellicola, che lei stessa vedeva per la prima volta nella sua interezza. Il film era stato presentato in anteprima al Bif&st- Bari International Film Festival, dove aveva ricevuto il premio per la recitazione dell’intero cast. “È una storia corale, con alcuni ruoli principali, tra cui il mio - spiega Cristina -. Interpreto la parte di una donna partigiana, che viene aiutata da un compagno, ma che durante una sparatoria viene colpita e uccisa”. Il film, che si divide tra fiction e documentario, non ha dialoghi e gli attori devono recitare con la mimica facciale, con il volto e con il corpo.
“Nel visionare l’intero film ho potuto rivivere l’esperienza vissuta, una esperienza molto forte. A 1850 metri sull’Appennino, isolati dal mondo, solamente il conforto di un piccolo gazebo, moltissime ore sul set. Ho rivissuto le forti emozioni, che mi hanno indotto a assumere certe espressioni sul viso. Una recitazione tutta basata sugli stati d’animo. È stato interessante anche rivedere gli altri attori del cast”. La vicenda, estate 1944, si svolge nelle montagne tra Emilia e Toscana, durante i 45 giorni della Repubblica partigiana di Montefiorino.
“È stata una esperienza di grande crescita professionale, oltre che personale - racconta -. Un lavoro corale, nel quale ogni attore ha portato il proprio contributo unico al film. Mi auguro di aver trasmesso qualcosa, anche solo un piccolo turbamento, che possa aver fatto riflettere e pensare. A di là del credo politico di ognuno, il film ci ricorda la importanza della nostra storia e della volontà di voler cambiare le cose”.
E Rotellini cita infine il regista Masi, che l’ha guidata in questa “esperienza meravigliosa” e il maestro d’armi, nonché stunt-coordinator Marco Carboni, che l’ha seguita nella parte di recitazione fisica del progetto. Laureata in Linguistica Inglese all’Università di Siena, ha cominciato la sua carriera di modella lavorando per alcune agenzie di Arezzo e Firenze. Un altro suo film, in concorso a New York, Berlino e Barcellona, il corto “Repetition” sul tema della sicurezza della donna.
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