Siena
Successo di pubblico e grande partecipazione alla Suvera dell’Accademia dei Rozzi per l’appuntamento culturale promosso dalla Fondazione VisMederi. La serata, aperta da Sara Pugliese Chief Executive Officer VisMederi e moderata dal giornalista-editore Andrea Pontini, ha visto la presentazione dei libri “La società del ricatto e come difendersi” di Marcello Foa e “Pyongyang – Ambizioni e quotidianità della città proibita dei Kim” di Federico Giuliani. Gli interventi degli autori hanno catturato l’attenzione dei presenti, dando vita a un confronto vivace e stimolante.
Marcello Foa ha offerto uno sguardo diretto e approfondito sulla politica italiana e internazionale, arricchendo il dibattito con aneddoti e ricordi a cui si sono aggiunti quelli di Pontini sulla crisi del governo Berlusconi nel 2011, che hanno suscitato curiosità e domande tra i partecipanti. Ma la serata è stata anche l’occasione per riflettere sulla situazione attuale del giornalismo italiano, sull’evoluzione del ruolo della stampa e sulla crisi che attraversa i giornali cartacei. In un contesto in cui i social media bombardano di notizie, spesso prive di reale informazione e approfondimento, diventa sempre più difficile per i giornalisti mantenere la credibilità e offrire strumenti di comprensione della realtà. Sia Foa che Pontini hanno approfondito questi temi, evidenziando le difficoltà nel distinguere tra fatti e opinioni, tra notizie verificate e contenuti manipolati, in un’epoca segnata dall’infodemia e dalla rapidità della comunicazione digitale.
Federico Giuliani ha invece portato il pubblico a scoprire una Corea del Nord molto diversa da quella normalmente descritta dai media occidentali. Forte della sua esperienza diretta a Pyongyang, ha mostrato aspetti inediti della quotidianità nella capitale, offrendo anche una riflessione approfondita sulla cultura dell’informazione non solo in Corea del Nord, ma anche in Cina. La sua testimonianza ha arricchito il confronto sul senso e sul valore della libertà di stampa, mettendo in luce come il controllo dell’informazione possa influire profondamente sulla percezione della realtà e sulla vita delle persone.
I temi affrontati dai due libri hanno trovato naturale intreccio con i grandi interrogativi del nostro tempo. Foa, nel suo saggio, ha illustrato come la “cultura” del ricatto sia un fenomeno trasversale e pervasivo, che attraversa la politica, le relazioni internazionali, l’economia e persino le sfere più intime della vita quotidiana. Un “virus” silenzioso, capace di minare valori e rapporti personali, che si insinua nei meccanismi della società moderna, e che può essere combattuto solo con consapevolezza e reazione collettiva. La sua analisi ha stimolato il pubblico a una riflessione profonda sui rischi di una società sempre più dominata da logiche di potere e di sopraffazione.
Il viaggio narrativo proposto da Giuliani, invece, ha restituito una Pyongyang fatta di volti, abitudini, contraddizioni e aspirazioni, al di là dei luoghi comuni e degli stereotipi. Con uno sguardo quasi antropologico, ha permesso di immaginare cosa significhi vivere ogni giorno “al di sopra del 38° parallelo”, in uno Stato segnato dal controllo, ma anche da una sorprendente umanità.
Numerose le domande del pubblico, tra cui quella di Emanuele Montomoli, patron di VisMederi, che ha sollecitato una riflessione sulla situazione geopolitica attuale. La serata si è conclusa con un confronto sulle sfide dell’Europa, della democrazia e degli scenari internazionali, lasciando i presenti con numerosi spunti di riflessione. Un incontro riuscito, che ha confermato l’importanza culturale e sociale dell’iniziativa letteraria di VisMederi.
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