Sabato 25 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Siena

Stasera in tv "Lo Squalo", il cult compie 50 anni. Una produzione tormentata e retroscena incredibili: quando Spielberg non si presentò sul set per paura.. dell'acqua

Su Rete4 l'intramontabile classico che ha terrorizzato intere generazioni. Le curiosità dietro la lavorazione di un film che ha fatto la storia

Caterina Iannaci

21 Giugno 2025, 17:49

lo squalo

Lo Squalo compie 50 anni

Nel 2025 ricorrono i 50 anni dall’uscita di “Lo Squalo” (Jaws), il capolavoro di Steven Spielberg che ha rivoluzionato il cinema di suspense e inaugurato l’era del blockbuster estivo. Dietro il successo del film si nasconde una produzione tormentata, fatta di difficoltà tecniche e scelte creative audaci, che hanno contribuito a rendere il film un cult intramontabile, capace di terrorizzare intere generazioni e di svoltare la carriera del regista.

Uno degli squali di finzione utilizzati durante le riprese

La lavorazione si svolse principalmente a Martha’s Vineyard e fu la prima grande produzione girata in mare aperto, con tutte le complicazioni che questo comporta. Gli squali meccanici, progettati per rappresentare il grande squalo bianco, furono fonte di continui malfunzionamenti, ritardando le riprese da 55 a 159 giorni. Joe Alves, scenografo del film, ricorda “un enorme problema” legato proprio alla complessità delle macchine idrauliche, spesso corrose dall’acqua salata. In un episodio emblematico, lo squalo meccanico si adagiò sul fondale, costringendo i sommozzatori a intervenire per riportarlo in superficie.

Per Spielberg lo Squalo fu il quarto film realizzato, non aveva ancora 30 anni

Per ovviare ai problemi tecnici, Spielberg adottò stratagemmi che aumentarono la suspense, come l’uso dei barili che segnalano l’avvicinarsi dello squalo senza mostrarlo direttamente, una scelta che ha reso il film ancora più teso e suggestivo, in pieno stile Hitchcockiano.

Tra le curiosità più note, la celebre scena in cui il personaggio di Hooper trova la testa mozzata di un pescatore venne girata solo dopo una prima proiezione test, quando Spielberg decise di aggiungere “un po’ più di urla”. Autofinanziò la scena con tremila dollari, nonostante il rifiuto degli Universal Studios. La testa fu realizzata in lattice e le riprese subacquee furono effettuate in piscina.

Spielberg volle anche utilizzare squali veri per alcune riprese in Australia, con un attore nano chiuso in una gabbia per creare l’illusione di uno squalo enorme. Durante una scena, uno squalo reale rimase intrappolato nella gabbia, distruggendola. Le immagini furono così impressionanti da essere inserite nel film, modificando la sceneggiatura originale che prevedeva la morte di Hooper.

La locandina originale del film uscito nel 1975

Un aneddoto curioso riguarda il rapporto tra gli attori Martin Brody (Roy Scheider) e Robert Shaw (Quint): la loro reciproca antipatia fu così reale da influenzare il film, dando maggiore veridicità alla tensione tra i personaggi.

Originariamente previsto per il periodo natalizio del 1975, il film fu anticipato all’estate, un periodo allora riservato a pellicole meno importanti. “Lo Squalo” cambiò però le regole del gioco, diventando un successo planetario e inaugurando la stagione dei blockbuster estivi.

Spielberg, infine, evitò di presentarsi all’ultima giornata di riprese per timore che la troupe lo gettasse in acqua in segno di festeggiamento, una tradizione che da allora segue in tutti i suoi film. La colonna sonora di John Williams, semplice ma efficace, con l’alternanza delle note mi-fa, è diventata iconica, contribuendo a creare un’atmosfera di tensione e terrore senza pari.

Spielberg si rilassa sul set in bocca allo squalo.. ovviamente finto

“Lo Squalo” non è solo un film di paura, ma un esempio di come le difficoltà sul set possano trasformarsi in opportunità creative, dando vita a un capolavoro che ha segnato per sempre la storia del cinema.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie