Siena
 
												Marge muore per davvero?
Il colpo di scena che nessuno si aspettava: Marge Simpson è morta. È questo il fulcro dell’episodio finale della 36ª stagione de I Simpson, intitolato “Estranger Things”, che ha lasciato fan e critici senza fiato, risvegliando un mix di emozioni tra shock, tristezza e riflessione.
La storica matriarca dalla chioma blu, simbolo di affetto, pazienza e ironia, sembra aver lasciato per sempre Springfield, almeno in questo salto temporale ambientato 35 anni nel futuro. La notizia della sua scomparsa viene affidata a una struggente colonna sonora interpretata dalla cantante canadese Sarah McLachlan, che accompagna un toccante montaggio in cui familiari e amici si raccolgono attorno alla sua tomba. Sulla lapide, un tributo che strappa un sorriso: “Amata moglie, madre e insaporitrice di braciole di maiale”, un dettaglio che ricorda quanto Marge fosse il cuore pulsante della famiglia, capace di rendere speciale anche le piccole cose.

La narrazione si concentra su Bart e Lisa, ormai adulti e lontani, con vite che si sono allontanate nel tempo e nello spirito. Lisa, donna di successo, torna a Springfield per ritrovare il fratello e il padre Homer, quest’ultimo alle prese con la solitudine e la burocrazia di un’agenzia per la tutela degli anziani che lo vuole trasferire in Florida. È proprio grazie a un video messaggio lasciato da Marge prima della sua morte che i fratelli riscoprono l’importanza della famiglia e si impegnano a riportare Homer a casa, ricomponendo così un nucleo familiare che sembrava perduto. Nel frattempo, Maggie, sempre più indipendente, si dedica alla sua carriera come banditrice d’asta di macchinari agricoli, un dettaglio curioso che sottolinea la crescita e la diversità dei personaggi.
Tra i particolari più sorprendenti e meno noti emerge la sequenza onirica finale: Marge, salita in Paradiso, viene accolta nientemeno che da Ringo Starr, il batterista dei Beatles e suo amore adolescenziale, già protagonista di un episodio cult della serie. Questo tocco poetico e ironico chiude l’episodio con un sorriso amaro, confermando la capacità dei Simpson di mescolare emozioni profonde a divertimento e cultura pop.

Va sottolineato che, nonostante la morte di Marge sia presentata in questo futuro ipotetico, la serie non ha confermato che si tratti di un addio definitivo. La natura stessa della serie, con i suoi frequenti salti temporali e realtà alternative, lascia aperte molte interpretazioni. Tuttavia, la voce di Lisa, affidata a Yeardley Smith, ha espresso in un post social una riflessione intensa su questa “assenza che peserà per sempre”, alimentando il dibattito tra i fan.
Quando i Simpsons vennero in vacanza in Toscana
Quando i Simpson sbarcarono in Toscana, la comicità americana incontrò il fascino senza tempo della campagna italiana, dando vita a uno degli episodi più memorabili e amati della serie: Il Bob italiano (The Italian Bob), ottavo episodio della diciassettesima stagione, andato in onda per la prima volta nel 2006.
La trama prende il via da un pretesto tutto alla Burns: il ricco e avaro Montgomery Burns decide di cambiare la sua vecchia auto con una nuova Lamborgotti Spidirossa, un chiaro omaggio ironico alle supercar italiane. Per ritirarla, manda Homer e la sua famiglia in Italia, dando così il via a un viaggio che diventa un vero e proprio tour tra alcune delle meraviglie italiane, con tappe a Pisa, Pompei e, soprattutto, in un paesino toscano immaginario chiamato Salsiccia.
I Simpson durante il viaggio in Toscana
Ed è proprio a Salsiccia che la comicità si fa più gustosa: il sindaco è niente meno che Telespalla Bob, il nemico storico di Bart, che qui assume un ruolo inedito e sorprendente. Bob ha messo da parte la sua carriera criminale e si è rifatto una vita da sindaco, sposato con Francesca (doppiata da Maria Grazia Cucinotta, che ha prestato la voce anche nella versione originale italiana), e padre di Gino, un ragazzino che sembra una fotocopia del padre, sia nell’aspetto che nel carattere.
L’episodio è un concentrato di citazioni e stereotipi italiani, ma sempre con ironia e affetto: dalla gigantesca forma di mortadella che colpisce l’auto dei Simpson, alla festa di paese, fino al vino locale che fa ubriacare Lisa e svela il segreto di Bob, scatenando un inseguimento che attraversa tutta la penisola fino a Roma. Qui non manca un cameo di Krusty il Clown, coinvolto in un traffico illecito di reperti storici, un dettaglio che aggiunge pepe e ritmo alla narrazione.
Tra le curiosità più gustose c’è proprio la scelta di ambientare la storia in Toscana, terra ricca di tradizioni, paesaggi iconici e un carattere forte, perfetto per il contrasto con la famiglia Simpson e il loro tipico caos. Il nome del paese, Salsiccia, è un omaggio scherzoso alla gastronomia locale, mentre la presenza di Telespalla Bob in un ruolo quasi redentore offre uno spunto narrativo originale e inaspettato.
La regia di Raymond S. Persi e la sceneggiatura di Ian Maxtone-Graham hanno saputo mescolare sapientemente umorismo, cultura pop e riferimenti italiani, creando un episodio che è diventato un piccolo cult tra gli appassionati. La gag iniziale del divano, con i Simpson che affrontano un divano mostruoso, e la presenza di guest star come Gennaro Gattuso (voce di Krupt nella versione italiana) aggiungono ulteriori livelli di divertimento e sorpresa.
Il Bob italiano non è solo un episodio di viaggio: è un omaggio ironico e affettuoso all’Italia, capace di far ridere ma anche di celebrare la ricchezza culturale e paesaggistica del Belpaese, vista attraverso gli occhi di una famiglia americana tanto disfunzionale quanto irresistibile.
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