La scomparsa
Michael Madsen, scomparso a 67 anni
Un duro dal cuore d'oro, dall'inimitabile mimica facciale, intensità e fisicità. Un attore cult che nessuno dimenticherà. Michael Madsen, volto iconico del cinema americano e attore feticcio di Quentin Tarantino, è morto improvvisamente nella mattinata del 3 luglio 2025 nella sua casa di Malibu, California. Aveva 67 anni. La causa del decesso è stata un arresto cardiaco, come confermato dal suo manager Ron Smith. Le autorità non sospettano alcun atto criminale e parlano di morte naturale.
Madsen insieme al regista che gli ha dato la fama, Quentin Tarantino
La morte: cosa è successo
Madsen è stato trovato privo di sensi dai soccorritori intervenuti dopo una chiamata al 911. È stato dichiarato morto sul posto alle 8:25 del mattino. Negli ultimi anni, l’attore stava lavorando a diversi progetti nel cinema indipendente e stava anche preparando la pubblicazione di un libro di poesie intitolato Tears For My Father: Outlaw Thoughts and Poems, che era in fase di editing.
La carriera di un duro dal cuore poetico
Michael Madsen è stato uno degli attori più prolifici e riconoscibili di Hollywood, con una carriera che si è estesa per oltre quattro decenni e più di 300 crediti cinematografici e televisivi. Nato a Chicago il 25 settembre 1957, figlio di una regista e di un pompiere, ha iniziato la sua carriera teatrale con la Steppenwolf Theatre Company, apprendendo dai grandi come John Malkovich. Alcune sue interpretazioni sono rimaste nella storia.
Madsen nei panni del sadico Mr Blonde (le Iene, 1992), durante il celebre balletto che precede la tortura all'agente Nash
A partire dal Mr. Blonde in Reservoir Dogs (1992): il ruolo che lo ha consacrato, un criminale psicopatico che tortura una vittima mentre danza sulle note di Stuck in the Middle with You. Un personaggio entrato nella storia del cinema per la sua inquietante freddezza e carisma. Poi Budd in Kill Bill: Volume 2 (2004), altra collaborazione con Tarantino, dove ha interpretato il fratello minore della protagonista Bill, un personaggio complesso e tormentato, ex killer ormai alcolizzato e pieno di sensi di colpa, attaccato ai soldi, che non ha paura della morte. Sarà l'unico a sconfiggere Beatrix Kiddo, e a non morire per mano sua, ma verrà vigliaccamente fatto fuori dalla collega killer Elle Driver. "Quella donna merita la sua vendetta, e noi meritiamo di morire" è la celebre frase di Budd durante una scena con Bill Carradine, sotto le note di Dies Irae di Nora Orlandi.
Madsen qui interpreta Budd in Kill Bill (2003), uno dei personaggi cult del film
Si ricorda anche la parte in un altro film cult, Donnie Brasco, in cui recita la parte di un violento mafioso italo-americano, Sonny Black. Ha partecipato ad altri noti film di Tarantino, The Hateful Eight (2015) e Once Upon a Time in Hollywood (2019), e anche a pellicole di successo come Thelma & Louise (1991), Donnie Brasco (1997), Sin City (2005), Species (1995), Free Willy (1993), Die Another Day (2002).
Un altro dei ruoli più noti è quello di Sonny Black in Donnie Brasco, del 1997
Madsen era noto per la sua capacità di interpretare ruoli da duro con un tocco di malinconia e profondità. Nonostante non abbia mai raggiunto lo status di protagonista assoluto, la sua presenza scenica e la sua intensità lo hanno reso un punto di riferimento nel cinema di genere e d’autore. La sua filmografia è impressionante per quantità e qualità, con una media di 7-12 progetti all’anno nei periodi di maggiore attività.
Oltre alla recitazione, Madsen era anche un poeta pubblicato e un produttore cinematografico. La sua vena artistica si estendeva ben oltre il grande schermo, con una sensibilità rara per un attore spesso associato a ruoli duri e violenti.
Il ricordo di colleghi e fan
Le reazioni alla sua scomparsa sono state immediate e commosse. Harvey Keitel, suo collega in Reservoir Dogs, lo ha definito "un altro poeta americano che ci ha lasciato". Vivica A. Fox ha ricordato la sua "presenza straordinaria sullo schermo" e ha espresso le sue condoglianze alla famiglia.
In Italia aveva trovato il suo buen retiro
Un paesino in provincia di Chieti era diventato da 11 anni il rifugio di Madsen che aveva infatti comprato una casetta in pietra della Maiella nel piccolo comune di Fallo. "Siamo profondamente colpiti dalla notizia della sua scomparsa, è stato un fulmine a ciel sereno. Lui si faceva sentire spesso e chiedeva delle iniziative del paese. Sempre molto disponibile, aveva stretto amicizia con molta gente ed era diventato uno del posto. A breve sarebbe tornato per restare qui in maniera più stabile, come ci aveva annunciato," ha detto il sindaco Gianluca Castracane.
Una vista aerea del piccolo paesino di Fallo (Chieti) rifugio dell'attore americano
Il piccolo borgo della Val di Sangro, nell'entroterra abruzzese, conta poco più di 100 abitanti. "In fondo sono una persona semplice e mi piacciono le cose semplici," aveva detto l'attore dopo aver firmato gli atti dal notaio, aggiungendo: "Di questo luogo mi piace la gente: tosta, vera, orgogliosa". Aveva ristrutturato l'abitazione e quando poteva allontanarsi da Hollywood vi trascorreva del tempo.
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