Cultura
Concerto per l'Italia a Siena
Siena ha vissuto un’estate di musica intensa e innovazione con l’11ª edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy, che dal 9 luglio al 2 settembre ha trasformato la città e tutto il comprensorio in un palcoscenico a cielo aperto. “Derive”, il tema di quest’anno, ha guidato un programma ricco di oltre 130 eventi, mettendo in luce il connubio tra formazione e spettacolo, esperienza consolidata e sguardo al futuro. La forza del festival è stata nella capacità di unire grandi interpreti e giovani musicisti, offrendo momenti di alta qualità e dando spazio a talenti emergenti provenienti da tutto il mondo. L’edizione 2025 ha raggiunto numeri record: oltre 800 artisti coinvolti, 35 prime esecuzioni e 66 borse di studio assegnate, un segno concreto del suo impegno nella valorizzazione della nuova generazione.
Il festival, guidato dal direttore artistico Nicola Sani, ha presentato una formula che ha saputo integrare la formazione musicale con concerti di qualità, permettendo ai giovani talenti di esibirsi al fianco di interpreti di fama mondiale. La 94ª Summer Academy ha accolto oltre 400 studenti da 50 paesi, impegnati in 33 corsi di perfezionamento, il numero più alto mai registrato.
Il momento più atteso è stato il “Concerto per l’Italia”, svoltosi nella storica Piazza del Campo il 18 luglio. Diretta da James Conlon e con la partecipazione della pianista Lilya Zilberstein, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ha suonato davanti a oltre 5.000 spettatori, il pubblico più numeroso nella storia dell’evento. Il concerto, realizzato in collaborazione con il Comune di Siena e la Fondazione Mps, è stato trasmesso in prima serata su Rai 3, raggiungendo quasi 300.000 spettatori e ottenendo ottimi ascolti anche su Rai5, RaiPlay e Radio3.
Oltre al concerto, Rai Cultura ha prodotto la serata “Laudate dominus”, trasmessa dalla Basilica dei Servi di Siena, durante la quale è stata eseguita in prima assoluta la Cantata di Marcello Panni, commissionata dall’Accademia. Entrambe le produzioni sono disponibili on demand su RaiPlay.
Il festival ha ospitato otto formazioni in residenza, tra cui l’Orchestra Sinfonica della Fondazione “Luciano Pavarotti”, la Freiburg Baroque Orchestra e il Chigiana Live Electronics Ensemble. Questi gruppi hanno rappresentato il cuore pulsante della programmazione, che ha spaziato dalla musica barocca ai linguaggi contemporanei, con un’attenzione costante all’innovazione.
La produzione contemporanea ha avuto un ruolo centrale con 28 prime esecuzioni assolute e 7 prime italiane. Tra le opere commissionate dall’Accademia si segnalano titoli di Salvatore Sciarrino, Filippo Perocco, Marcello Panni e Matteo D’Amico. Il progetto monografico dedicato a Pierre Boulez, in occasione del centenario della nascita del compositore, ha offerto un ciclo di 18 concerti con le sue opere più significative, un’iniziativa unica in Europa, sostenuta dall’Ambasciata di Francia e dall’Institut Français Italia.
Anche la produzione operistica ha rappresentato un punto di forza del festival. Cinque nuove opere sono state presentate, tra cui il dittico che ha unito “La Giuditta” di Alessandro Scarlatti e “Medusa” di Yann Robin, coprodotto con il Mozarteum di Salisburgo e rappresentato a Siena e Salisburgo. Altre produzioni di rilievo sono state “Hérodiade” di Matteo D’Amico, “Il Prigioniero” di Luigi Dallapiccola e “La voix humaine” di Francis Poulenc, tutte accompagnate da regie innovative e coinvolgenti.
Il festival ha inoltre consolidato i legami con il territorio attraverso progetti come “Off the Wall” e “Chigiana Valdichiana 2025”, che hanno portato la musica in luoghi suggestivi delle terre senesi e in occasione del riconoscimento della Valdichiana come Capitale Toscana della Cultura. La collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico ha dato vita a concerti in aree simbolo della produzione vinicola, rafforzando il rapporto tra musica e territorio.
Un elemento distintivo della Chigiana resta la promozione dei giovani talenti. Nel 2025 sono state assegnate 66 borse di studio e premi, un numero in crescita, che ha incluso un raddoppio delle borse destinate agli studenti del Mezzogiorno d’Italia. Particolare attenzione è stata dedicata alla parità di genere, con borse di studio specifiche per giovani musiciste.
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