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Lo spettacolo

La stagione teatrale di Siena ai Rinnovati parte col botto

Successo per la versione teatrale di "Magnifica presenza": a sorpresa la telefonata con il regista Ferzan Özpetek sul palco, in diretta, prima di andare in scena

Sonia Maggi

25 Ottobre 2025, 17:11

stagione teatrale di siena

Esordio di successo per la stagione teatrale

La stagione teatrale dei Rinnovati parte col botto e il direttore Vincenzo Bocciarelli può dirsi soddisfatto per una proposta di grande impatto che ha letteralmente sciolto il pubblico, entusiasta e prodigo di consensi. Del resto, la scelta di un genio come Ferzan Özpetek è vincente sia a teatro che al cinema, al punto da mandare in sold out il botteghino in una manciata di ore. La versione teatrale di "Magnifica presenza" oltretutto si è rivelata addirittura migliore di quella cinematografica.

Una riduzione che semplifica ma amplifica i temi di fondo e perfeziona il tono ironico che da sempre contraddistingue il regista turco, genio assoluto nel saper mostrare con semplicità e chiarezza i lati oscuri del genere umano tramite una sofisticata comicità. Il cast eccezionale non si è sottratto all'incontro con i giornalisti prima della rappresentazione, omaggiando il red carpet che Bocciarelli ha organizzato per il secondo anno consecutivo. E lo ha fatto nella convinzione di stimolare il pubblico senese, tradizionalmente poco generoso nelle espressioni di gradimento, ad accendersi di entusiasmo verso una forma d’arte che il direttore artistico sa bene che "riempie l'anima, ingentilisce lo spirito e aiuta a comprendere i segreti dell'umanità".

La stessa "Magnifica presenza" di Özpetek non è altro che la trasposizione tra sogno e realtà, mondo dei vivi e mondo dei morti, un percorso onirico che aiuta il protagonista a vincere le sue paure, a indirizzare la sua emotività, ad imparare a vivere con coraggio. E il tutto avviene attraverso una recitazione perfetta, gradevole, accattivante che ti rapisce fin dalle prime battute.

Un cast ben armonizzato che ancora una volta, al termine della visione, ci pone quella stessa ossessiva domanda: perché mai la genialità di Özpetek rende tutto così semplicemente diverso nonostante la sua proverbiale metodicità?
Insomma la prima è andata nel migliore dei modi, perfezionata rispetto allo scorso anno e gestita con maggiore maturità e scioltezza dal direttore Bocciarelli, ormai padrone assoluto di questa stagione che con i suoi 86 e passa spettacoli guida lo spettatore verso una visione più consapevole e partecipata, di sicuro più coinvolgente.

Sorpresa fra le sorprese, la telefonata con il regista sul palco dei Rinnovati, in diretta, prima di andare in scena. Per un attimo il pubblico ha pensato di vedere Özpetek in carne e ossa sbucare dalla platea, ma comunque l'augurio del maestro che ha più volte sottolineato l'eccezionalità della compagnia è stato veramente un buon inizio. Complimenti alla brava e simpatica Tosca d'Aquino che con la sua napoletanità e la sua particolare gestualità non ci ha fatto minimamente rimpiangere la simpatia di Paola Minaccioni (pezzo forte della versione cinematografica) e a Federico Caseri, un Pietro oltremodo espressivo e alla sua prima esperienza teatrale: se l'è cavata alla grande. E ancora complimenti d'obbligo a Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Erik Tonelli e a Sara Yilmaz, l'attrice turca tanto cara al regista. La serata si è chiusa con un'ovazione che rende merito anche al Comune di Siena.

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