L'appuntamento
Monete etrusche in terra di Siena. Pietro Piccolomini Clementini e il suo Museo
Da oggi Palazzo Sansedoni apre le porte alla mostra Monete etrusche in terra di Siena. Pietro Piccolomini Clementini e il suo Museo. Primo capitolo pubblico di un ambizioso progetto di ricerca sulla collezione numismatica di quasi ottomila monete custodite da oltre cinquant'anni dalla Banca Monte dei Paschi di Siena. Frutto della collaborazione tra Fondazione Monte dei Paschi di Siena e il centro Cadmo dell'Università per Stranieri di Siena, l'esposizione valorizza un patrimonio inedito, restaurato e studiato da Maria Laura Gavazzi.
Curata da Jacopo Tabolli e Laura Bonelli, la mostra presenta un nucleo selezionato di monete etrusche e italiche, immerse nelle celebrazioni dell'Anno degli Etruschi a quarant'anni dal 1985, anno di svolta per gli studi etruscologici. Al centro del percorso espositivo, un ritrovamento affascinante: il riconoscimento, in foto Alinari degli anni Venti, del monetiere ottagonale in noce che conteneva le prime 191 monete raccolte dal giovane conte Pietro Piccolomini Clementini. Oggi parte delle collezioni della Fondazione Mps e restaurato da Nora Marosi, questo mobile dà il via a un viaggio nell'antico ager saenensis, tra equilibri politici di Chiusi e Volterra e l'avanzata romana.
L'iniziativa rievoca l'allestimento del 1924 del Museo Archeologico-Numismatico, un tempo nel Palazzo del Capitano, e si inserisce nel progetto regionale Etruschi 85/25. Realizzata da Vernice Progetti Culturali, include anche un volume monografico edito da Nuova Immagine, primo di una serie dedicata alla collezione.
“Con questa iniziativa la Fondazione Mps rinnova il suo impegno nel favorire la sinergia fra divulgazione culturale, ricerca scientifica, alta formazione giovanile e valorizzazione del contesto, partecipando attivamente alle grandi progettualità regionali che impattano nel nostro territorio come il progetto Etruschi 85/25”, ha dichiarato Carlo Rossi, presidente della Fondazione Mps. “L'esposizione è anche il risultato di fruttuose collaborazioni istituzionali come in questo caso con l'Università per Stranieri di Siena, oltre a proseguire nella valorizzazione dell'immenso patrimonio storico-artistico di Banca Mps”. La mostra resta aperta fino al 10 gennaio.
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