SIENA
La sede in Palazzo Sansedoni
La Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha annunciato la chiusura di tutti i contenziosi legali legati al periodo in cui deteneva il controllo o una quota di maggioranza relativa in Banca Mps, incassando oltre 200 milioni di euro che vanno a rafforzare sensibilmente il proprio patrimonio. La comunicazione è arrivata durante la presentazione del bilancio 2024, per voce del provveditore Marco Forte e del Presidente Carlo Rossi, nella storica sede di Palazzo Sansedoni.
"Abbiamo chiuso tutti i contenziosi e incassato oltre 200 milioni", ha dichiarato Forte, sottolineando come la definizione delle cause riguardi anche gli ex amministratori della Fondazione. Un passaggio cruciale che mette fine a una lunga stagione di incertezze giudiziarie per l’ente senese.
Oltre alla nota transazione con Banca Mps, che aveva già portato nelle casse della Fondazione 150 milioni di euro nel 2021, la chiusura dei contenziosi ha coinvolto anche le banche del consorzio che avevano consentito l’indebitamento della Fondazione per partecipare all’aumento di capitale della banca nel 2011. Queste operazioni, come spiegato da Forte, hanno permesso di archiviare una delle pagine più complesse della storia recente dell’ente.
Sul fronte bancario, il presidente Rossi ha ribadito il sostegno della Fondazione all’Offerta Pubblica di Scambio (Ops) promossa da Mediobanca e ha escluso, almeno per il momento, la possibilità di aumentare la partecipazione nella conferitaria. "Nuovi investimenti sulla conferitaria al momento non sono all’orizzonte – ha dichiarato Rossi – il dividendo distribuito a giorni è molto rilevante. Restiamo investitori pazienti in Banca Mps mentre altre Fondazioni che hanno partecipato all’ultimo aumento di capitale con noi hanno dismesso".
La nuova Deputazione generale della Fondazione, ha concluso Rossi, avrà comunque la facoltà di valutare in futuro eventuali strategie sulla partecipazione nella banca.
Con questa operazione, la Fondazione Mps chiude una stagione di incertezza e rilancia il proprio ruolo di investitore istituzionale, rafforzata da una significativa iniezione di liquidità e da una posizione patrimoniale più solida.
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