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Mps ha ottenuto il via libera dalla Banca centrale europea per procedere con l'offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni di Mediobanca, segnando un passo cruciale nell'acquisizione del controllo diretto di Mediobanca e indiretto delle sue controllate, Mediobanca Premier e Compass Banca.
La Bce non ha imposto soglie minime di capitale da raggiungere per la validità dell’operazione, ma ha stabilito una serie di presidi stringenti che Mps dovrà rispettare, in particolare riguardo ai tempi e alle modalità dell’integrazione, sotto stretto monitoraggio da parte di Francoforte. Nel caso in cui l’adesione all’offerta fosse inferiore al 50%, Mps dovrà entro tre mesi dalla conclusione dell’operazione fornire alla Bce un report certificato che attesti la sussistenza del controllo di fatto su Mediobanca; in assenza di tale controllo, sarà necessario presentare un piano strategico dettagliato con obiettivi, tempistiche e modalità di gestione della partecipazione acquisita.
Il consiglio di amministrazione di Mps è convocato per il 26 giugno per esercitare la delega all’aumento di capitale, già approvata dall’assemblea straordinaria del 17 aprile, che servirà a finanziare l’Ops.
Tra i presidi previsti dalla Bce, Mps dovrà presentare entro sei mesi dalla data di acquisizione un piano di integrazione completo, che includa l’analisi degli impatti sul capitale, le strategie di funding, la digitalizzazione e la sicurezza informatica, oltre a valutazioni su sinergie, costi di integrazione, perdite operative e avviamento. Il piano dovrà inoltre prevedere uno scenario avverso con relative azioni di mitigazione e una dettagliata organizzazione del sistema ICT, comprensiva di architetture transitorie, flussi di dati, accordi con terze parti e misure di continuità operativa.
Sul fronte della governance, Mps dovrà definire il nuovo assetto organizzativo e normativo per assicurare il coordinamento strategico e operativo tra la banca e le sue controllate, gestire la complessità del gruppo e il profilo di rischio, rivedere l’assetto retributivo per favorire la retention dei professionisti chiave di Mediobanca e aggiornare le modalità di aggregazione e reporting delle informazioni di rischio.
L’autorizzazione della Bce comprende anche il via libera all’acquisizione di una partecipazione in Mediobanca il cui valore superi il 10% del patrimonio di vigilanza del gruppo, un elemento che sottolinea l’importanza strategica dell’operazione per Mps.
L’operazione, attesa per partire ufficialmente dopo il nullaosta della Consob, potrebbe prendere il via tra la prima e la seconda settimana di luglio, con un periodo di adesione stimato tra due e cinque settimane.
In sintesi, la Bce ha dato il via libera completo a Mps per l’Ops su Mediobanca, imponendo però un rigoroso controllo sull’integrazione e sulle strategie future, a garanzia della stabilità e della sostenibilità del nuovo gruppo bancario che si andrà a formare.
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