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Economia

Mps Siena, Lovaglio sfodera l’orgoglio “Mediobanca una mia idea”

L’ad in commissione banche: “Una delle operazioni più brillanti del governo per il mercato”

Aldo Tani

10 Ottobre 2025, 12:22

Lovaglio ad di Mps

Mps, l'ad Lovaglio in commissione banche

Luigi Lovaglio riavvolge il nastro passo dopo passo, mentre i membri della commissione d’inchiesta sul sistema bancario del Senato, fanno la spola tra tutti gli eventi che hanno caratterizzato Mps negli ultimi anni. Al centro dell’audizione c’è l’acquisizione di Mediobanca. “E’ un’idea mia che risale al dicembre 2022”, fa notare il manager, per poi aggiungere: “Piazzetta Cuccia è state sempre al centro dell’attenzione del Monte”.

Un confronto che è servito all’ad per riaffermare la propria visione, soprattutto adesso che la manovra si è conclusa. “E’ francamente un’operazione ampiamente di mercato e lo dimostra l'attenzione con cui il mercato ci sta seguendo”, sottolinea il banchiere, che poi, in merito alla partecipazione azionaria, dove Delfin e Caltagirone sommano complessivamente quasi il 27%, dà un’altra lettura: “(Il gruppo) è controllato per quasi il 70% da azionisti vari, fondi di investimento internazionali e italiani”.

E ancora parlando dell’acquisizione della banca d’investimento, osserva: “E un progetto innovativo che si basa sulla diversità delle due realtà per generare ulteriore valore: le due società vantano un patrimonio straordinario di professionalità, sono due marchi forti di una storia prestigiosa, che saranno coltivati per ulteriormente arricchirli e utilizzare al meglio il loro posizionamento unico e riconoscibile”.

I senatori vogliono sapere anche del ruolo del Mef, ora sceso a meno del 5%. “E’ una delle operazioni più brillanti portata a termine dal governo, in modo trasparente, a beneficio del mercato”, replica Lovaglio, che per chiarire ulteriormente il proprio pensiero, aggiunge: “Io credo che come mia valutazione ciò che ha fatto il governo riducendo la quota dal 64% iniziale al 4,8% di oggi è un lavoro eccellente dalla A alla Z”.

Il manager quindi è chiamato anche a rispondere sull’azione della magistratura che sta indagando sul collocamento della terza tranche da parte del Mef: “La banca non è coinvolta con procure, da quello che mi risulta fino a quando sono entrato qui”.
L’audizione poi scivola sulla partecipazione in Generali, che Mps ha acquisito con Mediobanca. “E’ un asset molto importante della nostra realtà anche se pesa un po' meno che sul bilancio della sola Mediobanca”, afferma il manager. “Generali - precisa - rappresenta una parte non correlata con l'attività bancaria, una fonte di reddito che è benvenuta nel nostro conto economico”. Certo “come tutti gli investimenti in cui la banca mette capitale deve dare una redditività positiva”.

In quanto Mps “guarda questo investimento in un'ottica esclusivamente industriale e di opportunità di ulteriore ricchezza per tutti gli stakeholder”. Prima di congedarsi, a Lovaglio viene chiesto di rispondere sui prossimi passi, in particolare su un’eventuale aggregazione con Bpm. “E’ un’ottima banca - ribatte il manager -. Oggi - noi siamo focalizzati a portare avanti il progetto con Mediobanca. Siamo convinti che la velocità sia un fattore determinante per il successo di queste operazioni e vogliamo realizzarlo a beneficio dei nostri clienti, dipendenti, azionisti, territorio e sistema Italia”.

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