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Economia

Il vino Chianti apre al rosé. Busi: “Non stiamo abbandonando la nostra storia: la stiamo arricchendo”

La Regione Toscana ha dato il via alla nascita di una nuova docg: grande novità per l’enologia senese

Vincenzo Battaglia

01 Novembre 2025, 09:09

Giovanni Busi

Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti

Un’autentica rivoluzione nel mondo del vino. Il Consorzio del vino Chianti lancia il suo nuovo rosé ed è pronto a metterlo in commercio sui mercati di tutto il mondo. Lo scorso 20 ottobre la Regione Toscana, attraverso una delibera, ha dato il via alla nascita di una nuova docg, mentre a breve si esprimerà anche il Ministero dell’Ambiente, che darà un responso positivo a un cambiamento epocale per il Chianti.

“Con il via libera della Regione Toscana al Chianti Rosé – dice Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – si compie un passo importante verso la nascita di questa nuova tipologia. Ora manca soltanto l’ultimo passaggio, quello del Ministero dell’Agricoltura, che attendiamo con grande fiducia. È un’evoluzione importante per il nostro Consorzio e per tutto il comparto vitivinicolo toscano: il Chianti si apre a una nuova interpretazione del Sangiovese, più contemporanea ma sempre radicata nella tradizione e nella qualità che ci contraddistingue”.

Il Chianti deve adattarsi a un mercato globale in continua trasformazione ed evoluzione: “Il mondo del vino – spiega Busi – sta cambiando rapidamente e il consumo di rosati è in costante espansione. Con il Chianti Rosé vogliamo offrire un vino che parli ai nuovi gusti dei consumatori, senza rinunciare all’autenticità e all’eccellenza che hanno reso celebre la nostra denominazione nel mondo. Non stiamo abbandonando la nostra storia: la stiamo arricchendo. Il Chianti Rosé nasce dallo stesso territorio e dagli stessi vitigni che danno vita ai nostri rossi, ma si propone con uno stile più fresco, agile e adatto a momenti diversi di consumo. È un modo per ampliare la famiglia Chianti restando fedeli al nostro Dna”.

La denominazione più famosa del mondo si prepara dunque a mettere in campo un nuovo brand molto moderno, ma in qualche modo ancorato al passato: “Il Chianti è un simbolo riconosciuto in ogni parte del mondo, e questa novità ne rinnova il linguaggio. Il rosé – continua il presidente del Consorzio Vino Chianti - rappresenta un ponte tra tradizione e modernità, capace di raccontare la Toscana anche attraverso tonalità e profumi nuovi, ma sempre con la stessa cura che i nostri produttori mettono in ogni bottiglia”.

In un’epoca dominata dai dazi riuscire a intercettare più mercati possibili con una novità di grande rilievo è fondamentale per rispondere a ogni tipo di crisi: “Il forte interesse che stiamo riscontrando da parte dei mercati internazionali conferma la bontà di questa scelta. Il Chianti Rosé – conclude Busi – può valorizzare ulteriormente la nostra denominazione all’estero, grazie a un profilo gustativo che risponde perfettamente alle tendenze globali senza perdere l’anima toscana”.

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